Parte in Piemonte dal carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino la campagna di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza sulle donne: il 17 novembre, prima del fischio d'inizio della settima giornata di campionato di serie C regionale che vede opposte La Drola (composta da soli detenuti) e l'Ivrea, i giocatori osserveranno un minuto di silenzio e riflessione sul femminicidio e indosseranno la pettorina di adesione alla campagna internazionale “Zonta says no”.
In contemporanea, all'interno dei penitenziari del Piemonte e della Valle d'Aosta e su tutti i campi di rugby italiani sarà osservato il minuto di silenzio e saranno adottate iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica verso un fenomeno pericolosamente dilagante nella società, che deve essere fermato con l'aiuto di tutti, uomini e donne. Tali iniziative contribuiscono al programma promosso da Avon Cosmetics con la Cooperativa Cerchi d'acqua e patrocinato dalla Federazione Italiana Rugby.
Zonta International, l'organizzazione mondiale che ha come obiettivo il miglioramento della condizione femminile nel mondo, interviene a sostegno di questa causa con la propria campagna “Zonta says no” e collaborando con l'amministrazione penitenziaria nel promuovere tra i detenuti momenti di riflessione su un tema drammatico come quello della violenza sulle donne: pensieri, idee e proposte da trasformare in un contributo attivo da fornire ai tanti che gridano il proprio “no”.
Tappa finale di questo percorso la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, data nella quale si ripeterà cerimonia del minuto di silenzio in tutti i penitenziari italiani.
La Drola non è nuova a questo tipo d'impegno: già lo scorso anno – in collaborazione con Zonta Club di Torino - si era schierata a favore delle donne nella battaglia contro la violenza subita per mano degli uomini con un'iniziativa dalle forti implicazioni simboliche; in occasione di una delle tante sfide di campionato sempre disputate all'interno delle mura carcerarie, la formazione scese in campo indossando pettorine con lo slogan “Giù le mani dalle donne”, affidando al capitano una dichiarazione d'intenti contro il femminicidio.
“La partecipazione della squadra del carcere alla campagna contro la violenza sulle donne” – spiega l'allenatore Stefano Rista – “ assume un particolare significato, tenuto conto del contesto in cui si svolgerà la partita e del fatto che gli spettatori saranno composti in gran parte dalla popolazione carceraria”.
L'auspicio è che all'interno di un contesto così ricco di implicazioni simboliche quale appunto il carcere, il messaggio possa acquisire ancora più forza, vigore e potenza.