Il Museo dello Sport di Torino è nato con l'obiettivo di divenire la casa di tutti, un luogo ove cittadini, appassionati, sportivi potessero (ri)vivere emozioni e passioni atletiche.
Dalla sua apertura nel novembre del 2012 ha goduto dell'apprezzamento e riconoscimento di tanti campioni, atleti, rappresentanti delle Federazioni Sportive, insegnanti e ‘addetti ai lavori' che hanno dimostrato il loro sostegno donando cimeli, attivando convenzioni, organizzando incontri e convegni.
Una nuova realtà museale, riconosciuta in Europa, un ‘unicum' nel panorama nazionale non ha però purtroppo goduto dello stesso sostegno, della necessaria spinta iniziale da parte di quei soggetti che più avrebbero potuto incidere sul suo successo: dalle più alte cariche sportive regionali ad alcuni settori chiave della politica locale.
Il Museo è ad una svolta, deve decidere se continuare ad investire energie e risorse nella nostra città in vista anche di Torino 2015 Capitale Europea dello Sport o se abbandonare il proprio sogno.
Una decisione che vogliamo venga presa dalla comunità, dai cittadini che avranno l'opportunità di scegliere attraverso un sondaggio le sorti del Museo.
Per permettere al cittadino/votante di esprimere un voto consapevole, il Museo sarà visitabile con ingresso a 2 euro nei due ultimi weekend di febbraio (15-16/02 e 22-23/02) dalle ore 10 alle ore 18.
Il voto potrà essere espresso direttamente al Museo od on-line attraverso la pagina www.facebook.com/MuseoSportTorino
Questi i quesiti:
• Il Museo deve chiudere
• Il Museo deve vendere parte dei suoi cimeli per autofinanziarsi
• Il Museo deve rimanere a Torino sostenuto dalle Istituzioni cittadine e sportive
Ed ecco le parole del Presidente Onorato Arisi: “Se Torino, il Piemonte e l'Italia pensano che una nuova realtà museale come questa non debba avere diritto di spazio, vita, riconoscimento, sostegno, siamo qui ad attendere la sentenza, consapevoli che, se dovesse scomparire, sarebbe una sconfitta per tutti e soprattutto per chi a parole ha sempre fatto appello ai valori più alti dello sport.”