Matteo Renzi è il primo sindaco nella storia repubblicana a salire al Quirinale per ricevere l'incarico di formare un governo, sicuramente auspichiamo che sia un eccellente portavoce delle proposte degli enti locali nell' interloquire con l'esecutivo.
L'esperienza di sindaco a Firenze ,sicuramente lo ha reso consapevole del ruolo centrale dei Comuni nell' intercettare i bisogni dei cittadini, soprattutto per quanto riguarda l'accesso ai servizi.
Un segnale oltre che positivo, di grande significato.
Matteo Renzi, al di là del colore politico,ha portato nella scena politica e istituzionale quel dinamismo e quella concretezza tipici dei sindaci; lo stesso dinamismo e concretezza che speriamo rappresenti una svolta positiva per il governo del nostro Paese.
Da lui il Paese si aspetta che sappia sciogliere i nodi che bloccano lo sviluppo del Paese,il rilancio degli investimenti, il sostegno alla crescita, la creazione di lavoro soprattutto per i giovani e più in generale l'uscita dalla stagnazione e dalla precarietà in cui il Paese si trova da troppi anni.
E' un sindaco e conosce le difficoltà concrete dell'amministrare ed ha presente i bisogni reali dei cittadini. I sindaci vogliono dare una mano ma allo stesso tempo vogliono riceverla, dopo anni di tagli lineari, non vogliono piu recitare il ruolo di Sceriffi di Nottingham nazionali..
Abbiamo grande fiducia e grande speranza nei confronti del Presidente del Consiglio incaricato, un sentimento che deve andare al di là delle appartenenze politiche. Tale fiducia nasce dalla consapevolezza che solo chi quotidianamente si confronta con i problemi, le esigenze e le richieste della gente e quindi ha piena certezza della realtà del paese, può essere interprete di quel cambiamento che deve andare verso una riforma dello Stato sempre più vicina ai cittadini.
I sindaci sono gli amministratori più vicini ai cittadini, quelli che ogni giorno sperimentano la bellezza e la difficoltà del rapporto con la gente, la soddisfazione per le risposte date e la frustrazione quando, non sempre per loro colpa, sono costretti a tagliare servizi e non possono andare pienamente incontro alle esigenze dei loro amministrati.
Auguriamo pertanto al Presidente del Consiglio incaricato di poter svolgere al meglio il proprio lavoro, nell' interesse di tutti gli italiani, auspicando che questo momento storico coincida con l'avvio di una fase nuova di fiducia e collaborazione tra le istituzioni nazionali e gli enti locali e riesca a riconoscere il giusto spazio per gli enti locali nella sua agenda di governo |