Il Fausto Coppi sportivo, il periodo storico da lui vissuto “in bicicletta”, il suo essere uomo emergente, l’ambiente che lo ha accompagnato in vita e ciò che ha suscitato nell’arte dopo la sua morte. Tutto questo è racchiuso nella mostra “Fausto. Parole e musica, arte e amori”. L’esposizione, allestita al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure (AL), celebra il grande Airone a mezzo secolo della sua scomparsa e si può visitare fino al prossimo 26 settembre.
Cinquant’anni non hanno scalfito il mito di Coppi, ma hanno cambiato radicalmente il ciclismo, soprattutto dal punto di vista tecnico. Tra i motivi di interesse della mostra, infatti, colpisce il confronto tra due biciclette “mondiali”: la Bianchi usata dal Campionissimo (modello 1954) e la Wilier Triestina di Alessandro Ballan (mod. Centol del 2010). Esposte l’una accanto all’altra, le due ruote si raccontano come in un’intervista doppia. Spicca subito il peso: otto chili quella di Coppi, 1.180 grammi quella di Ballan, una differenza enorme dovuta ai materiali di costruzione. Una volta i telai erano realizzati in lega di ferro, oggi in fibra di carbonio a profilo aerodinamico. Anche il manubrio oggi è in carbonio, mentre quello di Coppi lavorava su cuscinetti a sfera con calotte in fusione d’acciaio. Quale velocità avrebbe raggiunto l’Airone se al posto dei cerchi in duralluminio e mozzi Campagnolo in ferro avesse montato cerchi in materiale sintetico e mozzi in lega di alluminio?
Le differenze sono evidenti anche nella sella (in cuoio Brooks per Coppi, in materiale sintetico e imbottita per Ballan) e nei pedali, prima in ferro e ora in lega.
Solo i freni sono rimasti uguali, realizzati in lega leggera di alluminio, anche se sulla Bianchi si notano le modifiche artigianali apportate da Pinella (il meccanico di Coppi) mentre sulla Wilier Triestina le leve hanno i comandi del cambio integrati.
Gli appassionati apprezzeranno anche alcune curiosità. Nella bici di Ballan il tubo reggi sella è un tutt’uno con il telaio e non è regolabile, l’altezza la si ottiene su misura per il ciclista andando a tagliare il tubo stesso. Coppi, invece, usava inserire un manico di scopa all’interno del canotto della forcella: questo accorgimento era un abile trucco per migliorare la robustezza dell’avantreno senza compromettere il peso della bici, intanto andava a smorzare le vibrazioni ed impediva a fango e acqua di infiltrarsi da sotto la testa della forcella.
Il Museo dei Campionissimi rimarrà aperto per tutto il mese di Agosto, nelle consuete giornate, compresa la domenica del 15 (dalle ore 10 alle 19) ed aderisce all’iniziativa “Porte aperte a Ferragosto” con ingresso ridotto a 4 euro.
Il Museo sarà aperto anche il 4 Agosto per la Notte Bianca (dalle ore 21 alle 24) ed il 5 Agosto, Festa della Madonna della Neve, dalle ore 10 alle 19.
Titolo della mostra: Fausto. Parole e musica, arte e amori
Luogo: Museo dei Campionissimi – Viale dei Campionissimi, 2 Novi Ligure (AL)
Orari di apertura: venerdì 15-19; sabato, domenica e festivi 10-19
Biglietti: ingresso intero 7 euro; ridotto 4 euro. Catalogo in vendita a 15 euro
Info: IAT (Informazione e Accoglienza Turistica) tel. 0143 72585
iat@comune.noviligure.al.it; www.comune.noviligure.al.it
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