Tre immagini, tre bambini, tre definizioni oggi molto di “moda” che ridefiniscono modi di essere o problemi come disturbi: sotto a queste, un punto di vista differente delle opportunità che potremmo precludere.
Fa sorridere e riflettere la nuova campagna istituzionale di PENSARE oltre Movimento Culturale Onlus, che da anni
s'impegna ad informare e sensibilizzare per un differente approccio all'infanzia, con un ritorno al buon senso e ai valori che hanno cresciuto gli uomini di ogni grande civiltà: arte, sport, vera didattica e contatto con la natura in un Nuovo Rinascimento per l'infanzia.
Le immagini dei manifesti si rifanno alla realtà di oggi:
Se un bambino supera un numero di errori “consentito” nella pagina del calcolo, è definito, discalculico!
E se fosse, invece, un'ottimista?
La bimba che urla, definita oppositivo-provocatoria, se invece fosse un futuro soprano?
Per non parlare del bimbo ritratto a scavare dentro un cuscino, spargendo piume dappertutto, definito iperattivo. E se diventasse un ricercatore?
“Ero e sono una bambina vivacissima – ci racconta Elisabetta Armiato - già étoile del Teatro alla Scala e oggi Madrina di PENSARE oltre. Già a due anni saltavo ovunque senza posa, era il mio modo di esistere e di farmi notare. Trent'anni fa questo NON era un problema, uno squilibrio, un disturbo, come invece qualcuno vuole farci credere oggi… in quegli anni, avere l'argento vivo addosso era considerato un valore, un segno distintivo e persino un indicatore di buona salute.
Ed è stata proprio questa la caratteristica fondamentale del mio successo, come artista e non solo, la qualità che mi ha consentito, negli anni, di trasformare la mia vita in un'avventura straordinaria, portandomi a calcare le scene dei più importanti teatri del mondo ed oggi ad un'attività umanitaria che mi entusiasma ogni giorno di più.
In meno di vent'anni però, le cose sono molto cambiate: oggi essere un bambino troppo vivace è un problema, etichettato come specifica “patologia” e curato come tale … Lo chiamano Disturbo da Iperattività e Deficit di Attenzione”.
I bambini di oggi non sono differenti da quelli di ieri. È il punto di vista dell'adulto ad essere profondamente cambiato a causa di una devastante caduta di valori, a partire da quelli della scienza e dei diritti umani che si riflettono in tutti gli aspetti del mondo in cui viviamo.
In una società in cui il modo di essere, la caratteristica individuale e la differenza di ciascuno, possono arbitrariamente essere catalogati come problema, disagio ... addirittura patologia, alterazione, neurodiversità o simili e dove un'intera campagna marketing vende queste come "verità scientifiche” senza alcuna prova oggettiva, si avrà una costante caduta della responsabilità sociale, della formazione della cultura e l'inizio di un nuovo oscurantismo.
I bambini di oggi sono gli uomini di domani. La nostra responsabilità è prenderli per mano e fare di loro degli adulti responsabili e consapevoli delle loro potenzialità, dando loro fiducia e libertà di espressione.
Studiata dall'agenzia milanese InAdv, la campagna di PENSARE oltre coniuga con grande successo creatività e pensiero laterale, mettendo lo spettatore nella posizione di interrogarsi sul modo di vedere la realtà e sulla responsabilità individuale di fare scelte consapevoli, a maggior ragione se si tratta di bambini.
Solo se cambi il tuo punto di vista, puoi contribuire a formare nuovi modelli culturali e incidere sul futuro. Positivamente.