Torino, lì 12 Settembre 2014 -“Nel rinnovare con rispetto i Miei Saluti al Board e l'Ufficio Stampa di Crevit, rilevo subito un dato significativo. Inizio dall'incipit della Vostra Ultima comunicazione rivolta alla sottoscritta, che riporto testualmente: “le Sue interrogazioni sono di conseguenza molto gradite, e La ringraziamo, in quanto consentono a Crevit di illustrare approfonditamente il progetto nell'interesse dei consumatori”. Per dirla con il padre per antonomasia del consumerismo italiano, il valente Antonio Lubrano, la domanda sorge spontanea: mi domando se, per un'azienda emergente come Crevit, sia un fatto positivo destare attenzione e perplessità in numerosi consumatori per poi avere, paradossalmente, la possibilità di potersi presentare – a sua detta - al meglio sul mercato proprio a coloro nei quali ha destato dubbi e preoccupazione. Est modus in rebus, vi sono metodi decisamente più efficaci per guadagnarsi la fiducia dell'utenza, specie in tempi di crisi ove massima, storicamente e per definizione, è la diffidenza verso qualsivoglia novità, senza entrare nel merito della bontà di essa in questa sede.
Tutto quanto è stato sinora oggetto di scambio a mezzo stampa, non avrebbe potuto invece essere, mi permetto con rispetto scrivendo di suggerire, oggetto di una comunicazione mediatica più chiara, articolata e dettagliata? Più completa, semplicemente?
Ma c'è di più. Nella nota a firma del CEO di Crevit, si legge testualmente che “Crevit Italia non genera moneta complementare”: e allora perché reclamizzarsi, così come appare sulla home page del sito, con il claime “SCOPRI LA MONETA COMPLEMENTARE PIU' PUBBLICIZZATA D'ITALIA”, scritto a chiare lettere su tanto di fondale con i loghi dei principali quotidiani e web sites italiani. Come se bastasse questo a guadagnarsi la fiducia dei consumatori: qualche parola d'effetto impressa su altrettanti marchi noto? Per la sottoscritta vale ancora l'aristotelico Principio di Non Contraddizione, cardine della logica classica nata in terra ellenica: A non può essere uguale B, è dal IV Secolo Avanti Cristo che è così in tutto il mondo, non vedo perché proprio ora si dovrebbe cambiare.
La piattaforma di cui parla il CEO di Crevit non credo sia una novità assoluta nel settore: ribadisco che la moneta complementare in Italia esiste già da anni, a opera di società presenti da più tempo sul mercato, dunque consolidate, riconosciute e tecnologicamente avanzate proprio in termini di piattaforme informatiche. Piuttosto, mi domando se vi siano all'interno della Vs. Struttura Organi Interni deputati alla salvaguardia del rispetto delle procedure di garanzia per l'utenza – se esistenti - del Vostro circuito, cui vanno comunque i Ns. migliori Auguri come Unione Nazionale Consumatori del Piemonte per l'avvio della Vs. attività.
Lieta dell'attenzione ricevuta, nel pieno rispetto del confronto e delle posizioni reciproche fra le Parti, invito comunque i consumatori italiani ad agire con prudenza ogniqualvolta, per ottenere risposte più o meno chiare o esaustive secondo il grado di soddisfazione di ciascun utente, si trovino a interagire con qualsivoglia novità che il mercato offre, specie in materia di denaro e strumenti a esso alternativi.
Distinti Saluti
Avv. Patrizia Polliotto
Presidente Comitato Regionale del Piemonte
UNIONE NAZIONALE CONSUMATORI”