Dirty Marketing, il nuovo libro dell'esperto di marketing Emmanuele Macaluso, è finalmente arrivato nelle librerie.
Edito da Golem Edizioni, è un saggio che in modo semplice e puntuale svela molti trucchi del marketing sporco con i quali i consumatori entrano inconsapevolmente in contatto tutti i giorni.
Nelle 224 pagine del libro, Emmanuele Macaluso (già autore del Manifesto del Marketing Etico, di un precedente saggio tratta temi complessi e spinosi quali il neuromarketing, la persuasione occulta e ne fa vedere concretamente le applicazioni nella vita reale. A questi temi aggiunge esempi pratici, accompagnando il lettore a fare un giro tra le mille insidie di un supermercato o analizzando i danni sociali e psicologici creati dall'utilizzo dei social media.
Un viaggio nei coni d'ombra della pubblicità, del giornalismo e dei media, tra momenti seri e altri più divertenti e dinamici.
SINOSSI
“Le nostre scelte e i nostri acquisti potrebbero non essere davvero nostri”
Cosa ci spinge a fare un acquisto? È davvero una nostra libera scelta, o qualcuno ci manipola e noi rispondiamo semplicemente a degli stimoli? Quando entriamo in un supermercato, decidiamo noi dove spingere il carrello? E se la nostra realtà fosse una percezione così ben congeniata da diventare la nostra realtà?
Ci sono studi e segreti messi a disposizione del dirty marketing, che impattano contro le nostre vite decine di volte al giorno, che influenzano le nostre scelte con conseguenze che ricadono non solo su noi stessi. Esistono stimoli, luoghi comuni e azioni di comunicazione in grado di pilotare il nostro comportamento.
L'autore del Manifesto del Marketing Etico, acclamato dalla stampa come una “science-star” del marketing, con un linguaggio puntuale dal punto di vista scientifico, ma chiaro anche per i profani, ci guiderà attraverso i lati oscuri del marketing, offrendoci la soluzione più efficace per difenderci: la consapevolezza.
Sei pronto a conoscere la realtà e a difenderti?
Dal libro: "Pensa all'ultima merendina che hai mangiato, e che è finita nel tuo carrello perché la mamma te la faceva trovare sul tavolo la mattina per colazione. Non è un caso che alcuni prodotti vivano per intere generazioni di consumatori. Passano da padre in figlio, manco fossero un'eredità. Pensa alla macchina fotografica che ti sei fatto regalare, di quella marca giapponese specifica, perché non avresti mai potuto comprare un prodotto hi-tech di un Paese diverso da quello.
Ricorda il gingle pubblicitario che ti è venuto in mente quando hai visto un prodotto sullo scaffale. Ritorna al momento in cui, sentendo una canzone, hai ricordato e desiderato di essere in un luogo per te importante. E quel ricordo è stato così potente da averti convinto a tornarci. Cambiare rotta è difficile, ma possibile!
Pensare al marketing come qualcosa di giusto o sbagliato non è tecnicamente corretto. Come tutte le scienze gode di una sua neutralità. È un mezzo, non un fine. La responsabilità è strettamente legata alle scelte che vengono fatte circa l'applicazione e i fini delle strategie di marketing."