Al Presidente del Consiglio della Provincia del V.C.O.
Ordine del Giorno “in difesa della scuola pubblica”
Il Consiglio provinciale del Verbano-Cusio-Ossola
VISTA la Legge n. 148/1990 “Riforma dell'ordinamento della scuola elementare”.
VISTO Il D. Lgs n 112/2008 “Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria”.
VISTO il Decreto legge n.137/2008 “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università”.
VISTA la Legge 244/2007 (legge finanziaria 2008).
VISTO lo schema di piano programmatico del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze di cui all'art. 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133
RITENUTO
inaccettabile che una riforma di un settore così delicato come la scuola sia realizzata tramite l'utilizzo di un decreto legge, votato con la fiducia, e non attraverso un dibattito ampio e necessario, che veda coinvolti in primo luogo il mondo della Scuola e della Ricerca;
grave che il governo pensi di risparmiare 8 miliardi di euro per il prossimo triennio, tagliando oltre 130 mila posti di lavoro tra docenti e personale ATA (cfr. Allegato “Quadro degli interventi” del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca);
che, secondo delle simulazioni attendibili, nella nostra Provincia tale scelta comporterà un taglio di 149 posti di lavoro (45 docenti elementari, 24 scuole medie, 34 scuole superiori, 47 personale Ata)
che a fronte di una società sempre più complessa dal punto di vista sociale e formativo, avvertiamo il rischio di scelte non adeguate, quali la reintroduzione del maestro unico e il taglio di molte ore curricolari nei diversi Istituti scolastici, previsti dal D. Lgs 137/2008;
che le misure dei decreti 112/2008 e 137/2008 e della legge 244/2007 mettono a rischio i livelli di funzionalità delle scuole, che invece avrebbero bisogno di maggiori risorse per l'edilizia e per gli strumenti didattici, di minore presenza di precariato all'interno del personale scolastico, di un ambiente culturale favorevole alla crescita umana e professionale;
che il criterio per stabilire la sopravvivenza dei plessi scolastici sarà quello del numero degli alunni, ben 20 mila plessi scolastici nei piccoli comuni italiani saranno a rischio chiusura, conseguenze pesantissime in particolare per i comuni montani.
che nella nostra Provincia, tali parametri, provocheranno la perdita dell'Autonomia di almeno 5 Istituti Superiori (quelli con meno di 500 alunni), e molte scuole di montagna saranno costrette a chiudere (i plessi inferiori ai 50 alunni);
SOSTIENE
La scuola pubblica come luogo imprescindibile di crescita, formazione, integrazione e spazio di cittadinanza e pari opportunità;
DICHIARA
La propria contrarietà, nel metodo e nel merito, alle modifiche inerenti il sistema scolastico portate avanti dall'attuale Governo, che impoveriscono culturalmente e pedagogicamente l'impianto della scuola italiana, che peraltro risulta, per quanto riguarda la scuola primaria, ai primi posti, per risultati, nel confronto con le altre scuole primarie d'Europa;
IMPEGNA la Giunta
a mettere in atto tutte le possibili iniziative al fine di salvaguardare la qualità della nostra
scuola pubblica;
a programmare a breve scadenza una serie di incontri volti a sensibilizzare l'opinione pubblica, in particolare gli operatori del mondo scolastico, i genitori, gli studenti, il mondo della cultura, sul valore, il ruolo e il funzionamento della scuola pubblica;
ad inviare il presente odg all'U.S.P. di Verbania, alla Direzione scolastica regionale del Piemonte, alla Presidente della Regione Piemonte, al Presidente del Consiglio regionale del Piemonte, al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell'Istruzione, alla conferenza Stato-Regioni, alla Presidenza della Repubblica.
Consiglieri
Christian Scatamacchia, Roberto Inzaghi Rifondazione Comunista
Massimo M. Bonini Verdi per la Pace
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