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MEDICINA E SALUTE Precedente  Successivo
 
15/10/2010Accademia di Medicina Di Torino
 
 
TUMORI: SECONDA CAUSA DI MORTE IN ETÀ PEDIATRICA. IL 33% DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
 
Venerdì 22 ottobre ore 21: “Approccio integrato ai tumori maligni encefalici nell'età pediatrica”
 
Venerdì 22 ottobre 2010 alle ore 21, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino in via Po 18 (1° piano), si terrà la seconda seduta scientifica dopo la pausa estiva dell'anno 2010 dell’Accademia di Medicina di Torino dal titolo “Approccio integrato ai tumori maligni encefalici nell'età pediatrica”. Relatori saranno il professor Luca Cordero di Montezemolo (ordinario di Pediatria della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Torino presso l'ospedale Infantile Regina Margherita), il dottor Christian Carlino (Neurochirurgia ospedale Regina Margherita), la dottoressa Isabella Morra (Anatomia Patologica ospedale Regina Margherita), il dottor Andrea Corrias (Endocrinologia ospedale Regina Margherita) e la dottoressa Anna Mussano (Radioterapia ospedale Regina Margherita). Le sedute sono pubbliche. Info: www.accademiadimedicina.unito.it.
Nei Paesi delle aree sviluppate la patologia tumorale rappresenta la seconda più frequente causa di morte in età pediatrica, subito dopo gli eventi traumatici. Il tasso di incidenza è di circa 140 nuovi casi per anno ogni milione di bambini. Le leucemie rappresentano circa il 38% del totale, mentre i tumori del Sistema Nervoso Centrale sono circa il 33% e rappresentano la più frequente forma di tumore solido in età pediatrica.
La prognosi è migliorata costantemente nel corso degli anni: si è passati da una sopravvivenza di circa il 33% a cinque anni dalla diagnosi nel periodo 1970-74 al 75 % negli anni duemila.
E’ stato un miglioramento rilevante cui hanno contribuito molteplici fattori: l’introduzione della TC e poi della RM che hanno reso più precise e più rapide le diagnosi, il miglioramento delle tecniche neurochirurgiche, l’uso dei farmaci antiblastici ad alte dosi, l’adozione di moderne apparecchiature di irradiazione, una migliore definizione e classificazione isto patologica e anatomo patologica, la constatazione che ad una migliore sopravvivenza si associava una qualità di vita non sempre ottimale, sia da un punto di vista dello sviluppo intellettuale che da un punto di vista endocrinologico.
Oggi la gestione del paziente pediatrico con tumore del Sistema Nervoso Centrale deve essere assolutamente integrata e deve comprendere il pediatra, il neurochirurgo, il radiologo, il radioterapista, lo psicologo, l’endocrinologo, perché tutte le decisioni siano tutte mirate, oltre che alla guarigione, ad ottenere una qualità di vita equivalente a quella dei loro coetanei.
 

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