Una mano gigante, somma delle mani di tutte e di tutti, un crescendo esponenziale che ha bucato il muro d'acciaio della violenza. Questo il concept dell'opera artistica “Almese contro la violenza” che sarà inaugurata il 19 novembre al Parco Robinson di Almese e che vedrà l'artista Carmen Consoli madrina della manifestazione e parte attiva dell'opera. Infatti, una sagoma della sua mano è presente nell'installazione insieme a quella di tante altre mani unite in un'unica battaglia. L'installazione, realizzata in acciaio corten, ha le dimensioni di 2700x1400 cm e un peso di circa 550 kg. L'opera, ideata concettualmente e progettata dall'artivista Rosalba Castelli e della videoartist Anna Olmo, realizzata con la perizia del fabbro Denis Valarin, ha richiesto circa sei mesi di lavoro.
“Tante mani che si uniscono per diventare una sola: una mano per dire Basta! alla violenza sulle donne e a quella di genere, una mano per chiedere aiuto, una mano che si offre in aiuto: sono un'opera e un intento molto forti quelli che ci uniscono in questo progetto a me molto caro per la finalità con cui nasce- dichiara Carmen Consoli-. Credo nel potere evocativo ed emozionale dell'arte e credo che ogni cambiamento importante parta dalle emozioni, ma credo soprattutto che i grandi cambiamenti culturali sono necessariamente collettivi: cambiamo insieme, un passo la volta. Troppe scarpette rosse sono disseminate su questo percorso, occorre accelerare ora quei passi. Insieme. Partiamo da qui”.
"Tra pochi giorni, ad Almese, una grandissima Mano sorgerà dalla terra al Parco pubblico Robinson. Una scultura ideata e realizzata dall'artivista Rosalba Castelli, dalla videoartist Anna Olmo e dal fabbro Denis Valarin e fortemente voluta dalla nostra amministrazione e dalla nostra comunità. Una mano aperta per dire BASTA! Basta alla violenza contro le donne, basta alla violenza di genere e basta a tutte le violenze fisiche e psicologiche, verso i propri simili. Un monito a tutti noi, una richiesta di aiuto, quell'aiuto che tante volte vittime e carnefici non hanno avuto. Una mano ricoperta da tante altre mani che, insieme riescono ad amplificare la loro azione. I nomi di tutte le persone e le associazioni che hanno contribuito alla realizzazione di questa installazione, che sono stati veramente tanti, saranno elencati alla base della scultura, diventando parte e anima pulsante della stessa”. Così dichiara Ombretta Bertolo, sindaca di Almese.
“Quando nel 2021, al fianco di Anna Olmo e Denis Valarin, preziosi alleati e partner artistico-progettuali, abbiamo posato nella piazza di Parco Commerciale Dora, a Torino, la prima Opera in risposta alla necessità di voler continuare a sensibilizzare le persone all'agire, a partire dal proprio ruolo, unite “Insieme contro la violenza”, non immaginavo che sarebbe diventato un progetto scultoreo itinerante e che avrebbe attraversato territori, come Almese, in ragione del loro impegno nel contrasto alla violenza.- afferma Rosalba Castelli co-ideatrice, insieme ad Anna Olmo, del progetto Insieme contro la violenza e vicepresidente di Artemixia-. Ci sono volute più di 500 mani di acciaio, assemblate, adattate e saldate una ad una, “mano a mano”, per rivestire l'enorme mano che spunterà dalla terra protendendosi verso il cielo. Abbiamo lanciato un messaggio importante e la comunità l'ha condiviso: assumiamoci la responsabilità di fare la nostra parte con la nostra arte, ovvero, con il nostro saper fare, per poter sfondare il muro di mattoni d'acciaio di una cultura della discriminazione di genere e del patriarcato che ci trasciniamo dietro da secoli. La nostra arte, che io chiamo, “arte della sensibilizzazione”, è l'arte del fuoco, dell'incudine e del martello, della pazienza, dell'insistenza, della resistenza, della speranza, dell'unione, della dedizione, della testimonianza, del tendere la mano. Non so dire durante quale cammino ho messo a fuoco la consapevolezza che fare sensibilizzazione equivale a tendere la mano a una persona che mai conoscerai, in un tempo che mai saprai: è un messaggio che può cambiare una vita chiuso in una bottiglia e affidato al mare”.
Il progetto è realizzato con il sostegno del Comune di Almese, della Regione Piemonte, del Consiglio Regionale Piemonte, dell'Otto per mille della Chiesa Valdese e vede la collaborazione di enti attivi sul territorio valsusino come l'Associazione Revejo con Book Immersion, la Consulta Giovanile di Almese, il Ricetto per l'Arte - Agorà della Valsusa, la compagnia teatrale Fabula Rasa. La continuità tra le due opere ha permesso la vicinanza e la collaborazione al progetto anche di Parco Commerciale Dora.
PROGRAMMA
15.00-16.30 - Almese Parco Robinson
Benvenuto a cura della Sindaca Ombretta Bertolo. Interventi a cura di Carmen Consoli, dell'artivista Rosalba Castelli e della video-artist Anna Olmo, dell'avvocata del Centro Antiviolenza SvoltaDonna Isabella Ferretti, della Consigliera metropolitana Politiche sociali e di parità Valentina Cera, della Vicepresidente della Circoscrizione 4 Torino Sara Cariola.
Estratto delle performances e dei monologhi di “Rosso Indelebile: l'arte per la prevenzione della violenza di genere” con Rosalba Castelli, Sara Francesca Molinari, Henni Rissone, Angela Vuolo, Cristina Schembari, Claudia Appiano,Jordan D'Uggento, Paolo Masia.
In caso di pioggia l'evento si terrà al teatro Magnetto di Almese.