Dopo il secondo pienone per il concerto del “Moscow Rachmaninov Trio” di domenica scorsa a Villa Durio, la rassegna varallese “Musica a Villa Durio” prosegue con un appuntamento straordinario: il concerto che il grande violinista Uto Ughi terrà insieme con il pianista Alessandro Specchi a Varallo venerdì 22 ottobre alle 21. All’apertura delle prevendite lunedì 18, il numero delle richieste in Comune è stato così alto da esaurire in breve tempo tutti i biglietti disponibili. Un successo non inaspettato ma comunque al di là delle previsioni per i tempi in cui si è realizzato: del resto Uto Ughi, che suonerà per la prima volta a Varallo, è una star che suscita sempre grande attesa presso un vasto pubblico.
Uto Ughi ha mostrato uno straordinario talento fin dalla prima infanzia: all’età di sette anni si è esibito per la prima volta in pubblico eseguendo la Ciaccona dalla Partita n° 2 di Bach ed alcuni Capricci di Paganini. Ha eseguito gli studi sotto la guida di George Enescu, già maestro di Yehudi Menuhin. Quando era solo dodicenne e la critica scriveva: “Uto Ughi deve considerarsi un concertista artisticamente e tecnicamente maturo”.
Ha iniziato le sue grandi tournèes europee esibendosi nelle più importanti capitali europee. Da allora la sua carriera non ha conosciuto soste. Ha suonato infatti in tutto il mondo, nei principali Festivals con le più rinomate orchestre sinfoniche tra cui quella del Concertgebouw di Amsterdam, la Boston Symphony Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la New York Philharmonic, la Washington Symphony Orchestra e molte altre, sotto la direzione di maestri quali: Barbirolli, Bychkov, Celibidache, Cluytens, Chung, Ceccato, Colon, Davis, Fruhbeck de Burgos, Gatti, Gergiev, Giulini, Kondrascin, Jansons, Leitner, Lu Jia, Inbal, Maazel, Masur, Mehta, Nagano, Penderecki, Pretre, Rostropovich, Sanderlin, Sargent, Sawallisch, Sinopoli, Slatkin, Spivakov, Temirkanov.
Uto Ughi non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese e il suo impegno è volto soprattutto alla salvaguardia del patrimonio artistico nazionale.
In quest’ottica ha fondato il festival “Omaggio a Venezia”, al fine di segnalare e raccogliere fondi per il restauro dei monumenti storici della città lagunare. Conclusa quell’esperienza, il festival “Omaggio a Roma” (dal 1999 al 2002) ne raccoglie l’ideale eredità di impegno fattivo, mirando alla diffusione del grande patrimonio musicale internazionale; concerti aperti gratuitamente al pubblico ed alla valorizzazione dei giovani talenti formatisi nei conservatori italiani.
Tali ideali sono stati ripresi nel 2003 e attualmente portati avanti dal festival “Uto Ughi per Roma” di cui Ughi è ideatore, fondatore e direttore artistico
Recentemente la Presidenza del Consiglio dei Ministri lo ha nominato Presidente della Commissione incaricata di studiare una campagna di comunicazione a favore della diffusione della musica classica presso il pubblico giovanile.
Il 4 settembre 1997 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici.
Nell’Aprile 2002 gli è stata assegnata la Laurea Honoris Causa in Scienza delle Comunicazioni.
Intensa è la sua attività discografica con la BMG Ricordi S.p.A per la quale ha registrato: i Concerti di Beethoven e Brahms con Sawallisch, il Concerto di Cajkovskij con Kurt Sanderling, Mendelssohn e Bruch con Prêtre, alcune Sonate di Beethoven con Sawallisch al pianoforte, l’integrale dei Concerti di Mozart, Viotti, Vivaldi, “Le Quattro Stagioni”, tre Concerti di Paganini nell’edizione inedita di direttore–solista, il Concerto di Dvorak con Leonard Slatkin e la Philarmonia Orchestra di Londra; le Sonate e Partite di Bach per violino solo.
Ultime incisioni in ordine di tempo sono: “Il Trillo del diavolo” (disco “live” dei più importanti pezzi virtuosistici per violino); il Concerto di Schumann diretto dal M° Sawallish con la Bayerischer Rundfunk ; i Concerti di Vivaldi con i Filarmonici di Roma; la Sinfonia Spagnola di Lalo con l’Orchestra RAI di Torino e de Burgos. Uto Ughi suona con un violino Guarneri del Gesù del 1744, che possiede un suono caldo dal timbro scuro ed è forse uno dei più bei “Guarneri” esistenti, e con uno Stradivari del 1701 denominato “Kreutzer” perché appartenuto all’omonimo violinista a cui Beethoven aveva dedicato la famosa Sonata..
Alessandro Specchi, diplomato al Conservatorio Cherubini di Firenze ha poi seguito corsi di perfezionamento con Maria Tipo,Guido Agosti all’Accademia Chigiana di Siena,ottenendo il Diploma d’Onore e con Geza Anda a Lucerna.
Vincitore in vari Concorsi nazionali ed internazionali svolge attività concertistica sia come
solista che nel campo della musica da camera presso le più importanti istituzioni concerti-
stiche in Italia e all’estero (Europa,Sud America,Stati Uniti,Canada,Australia,Estremo
Oriente).
Membro del Trio Mozart e del Musicus Concentus di Firenze ha collaborato con illustri
musicisti e cantanti (Uto Ughi,Maria Tipo,Giorgio Zagnoni,Antony Pay,Quartetto Acade-
mica,Quartetto Austriaco,Quartetto di Venezia,William Parson,Claudio Desderi,Elio Bat-
taglia,Anastasia Tomaszewska ecc).Ha suonato sotto la direzione di Carlo Zecchi,Zoltan
Pesko,Aldo Ceccato,Piero Bellugi,Donato Renzetti,Alan Paris.
In Duo Pianistico con Maria Tipo ha inciso per la Ricordi opere di Ravel e Brahms.
E’ stato tra i fondatori dell’Associazione Musicus Concentus di Firenze e del Concorso
Internazionale V.Gui per la musica da camera.
Il programma di venerdì 22 include opere di Tartini, Beethoven (sonata n.8), Stravinsky,Paganini e Weniawski. Il concerto, che si terrà eccezionalmente presso la Collegiata di San Gaudenzio, avrà inizio alle ore 21.
Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 348 55 11121. Maggiori notizie sul concerto e sull’intera stagione sul sito www.villadurio.net