La Regione del Veneto si è presentata al Salone del Gusto, in programma dal 21 al 25 ottobre al Lingotto di Torino. Cinque giorni per far conoscere a un pubblico internazionale le migliori produzioni del territorio, a cominciare dalle 28 DOP e IGP, 23 DOC e DOCG e 14 presidi Slow Food che tutelano e promuovono la specificità del Veneto.
Lo stand del Veneto coordinato da Unioncamere, ha ospitato molti spettacoli, degustazioni guidate, approfondimenti, per far conoscere al pubblico del salone i prodotti in tutte le loro forme. L’edizione 2010 è stato dedicato al tema dei 4 elementi: aria, acqua, terra e fuoco. I quattro elementi sono stati il filo conduttore di un racconto attraverso cui conoscere i gusti e i sapori del Veneto.
Giovedì è stato dedicato alla terra e ai prodotti di pianura. Spazio al fiore d'inverno, il radicchio, ma anche alle patate di Val Posina, al carciofo violetto di Sant'Erasmo o ai prodotti della corte padovana come “l'oca in onto”.
Giovedi sera si è parlato della patata americana e a seguire degustazioni di dolci fatti con la patata americana.
Questa patata è originaria dell’America centrale,venne introdotta prima in Toscana attorno al 1630, rimanendo una curiosità botanica fino al 1880, quando il Duca Antonio Donà dalle Rose ne iniziò una coltivazione intensiva nei propri terreni, in provincia di Rovigo, a ridosso del fiume Adige. La coltivazione si estese poi al di la dell’Adige in territorio padovano e in particolare nella zona di Anguillara e nella frazione Stroppare. Questa patata si presenta dolce,tenera e carnosa, non risulta molto farinosa, presenta aromi e profumi particolari dovuti agli oli volatili. Si consuma lessa oppure arrostita in forno,è usata come ingrediente principale in alcune ricette quali la torta di patate e gli gnocchi dolci. Può essere utilizzata nella preparazione di dolci e marmellate.
Venerdì l’acqua è stata protagonista con le ricchezze del mare e della laguna e del lago, dai Fasolari al Baccalà al Riso del Delta del Po.
Sabato è stato dedicato all’aria della montagna con i formaggi veneti, dalle Dolomiti all'altopiano di Asiago, passando per i profumi del veneziano e le bollicine del Prosecco DOCG Conegliano Valdobbiadene.
Domenica il fuoco in cucina, con i prodotti da forno o da arrostire, come i marroni di Combai.
Lunedì infine è stato dato spazio al racconto e alle degustazioni dei 14 presidi slow food del Veneto.
Laura Genovese
In allegato le foto di Pietro Scarafile