Terzo appuntamento per la quinta edizione della rassegna musicale “Le stagioni della melodia” organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune di Avigliana, in collaborazione con Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, ed inserita nel circuito Piemonte in Musica. Sabato 12 marzo, sul palco del teatro Fassino, presso il centro La Fabrica di via IV Novembre 19, si potrà assistere a “Confusion mentale fin de siècle” il concerto con il Trio Debussy (che quest’anno compie 20 anni di fondazione) formato da Antonio Valentino pianoforte, Piergiorgio Rosso violino, Francesca Gosio violoncello, già noto al pubblico aviglianese, che quest’anno saranno affiancati da tre musicisti d’eccezione Massimo Pitzianti fisarmonica e bandoneon, Daniele Di Gregorio percussioni, Pierre Steve Jino Touche, contrabbasso. L’ingresso è gratuito.
Programma di sala
Astor Piazzolla (1921-1992)
Chau Paris per trio e bandoneon
Fugata per trio e bandoneon
Soledad per trio e bandoneon
Michelangelo 70 per trio e bandoneon
Maurice Ravel (1875-1937)
Trio in la
Modéré
Pantoum. Assez vif
Passacaille. Très large
Final. Animé
Paolo Conte (1937)
Largo Sonata per o.r. per trio
Ouverture alla Russa per trio
Max: variazioni sul tema per trio, vibrafono, fisrmonica e contrabbasso
Madeleine per trio, vibrafono, fisrmonica e contrabbasso
Correntone della gaggia per trio, vibrafono, fisarmonica e contrabbasso
Il concerto visto da Paolo Conte
Un po’ con la scusa che la letteratura per trio è limitata, un po’ perché i miei musicisti mi vogliono bene, un po’ per la mia incoscienza, mi trovo ad essere l’autore del secondo tempo del concerto del Trio Debussy che festeggia il ventennale della sua fondazione.
Questo trio, onore e vanto di Torino è tutto sensibilità e seduzione interpretativa, risultato di una sbalorditiva tecnica strumentale e di una esemplare unione umana e culturale.
Belli da sentire, belli da vedere, belli da conoscere.
L’averli incontrati e l’essere diventato loro amico sono per me privilegi impagabili.
Per la realizzazione di questo concerto devo affettuosamente ringraziare i miei fedeli scudieri Daniele di Gregorio, Jino Touche e soprattutto Massimo Pitzianti alla cui meticolosa maestria sono dovuti gli adattamenti strumentali – e spirituali – che l’occasione ha richiesto.
Se per la mia musica vale sempre la mia vecchia definizione, che tanto era piaciuta ai francesi, di “confusion mentale fin de siècle”, il Trio Debussy e i suoi ospiti ci sguazzino dentro come pesci felici, portando ordine e disordine, spruzzi e cavalloni – viva la musica.
Paolo Conte
Trio Debussy
I torinesi Piergiorgio Rosso, Francesca Gosio e Antonio Valentino, dopo gli studi al Conservatorio, si sono formati alla scuola del Trio di Trieste e dell’Altenberg Trio. Nel 1993 hanno debuttato alla Grosser Saal del Musikverein di Vienna; nel 1995 ottengono il secondo premio al Concorso Internazionale “Gui” di Firenze; nel 1997 il primo premio al Concorso Internazionale “Trio di Trieste”; nel 1999 tengono un ciclo di concerti al Teatro Coliseum di Buenos Aires; nel 2002 sono protagonisti all’Accademia di Santa Cecilia di Roma con il Concerto Albatro di Ghedini, diretti da Jeffrey Tate. Profondamente legato all’Unione Musicale, il Trio Debussy è stato scelto nel 1994 come complesso residente per la durata di un progetto triennale.
Massimo Pitzianti ha intrapreso giovanissimo lo studio della fisarmonica, dedicandosi in un secondo tempo anche al clarinetto e al bandoneon. Si è diplomato in Musica corale e direzione di coro ed in Composizione presso il Conservatorio di Torino. Da 18 anni fa parte dell’orchestra di Paolo Conte con il quale ha suonato nei più prestigiosi teatri d’Europa e degli Stati Uniti, partecipando come strumentista alle sue ultime incisioni discografiche.
Daniele Di Gregorio si è diplomato giovanissimo al Conservatorio di Pesaro. Nel 1979 è entrato a far parte dell’Orchestra Giovanile diretta da Claudio Abbado. Appassionato di jazz, nello stesso anno ha intrapreso gli studi di improvvisazione con Giorgio Gaslini. Nel 1985/86 studia tecnica e improvvisazione con Gary Burton ai corsi di Umbria Jazz e v ince una borsa di studio per la Berkeley School di Boston. In seguito studia composizione con Luigi Abbate, arrangiamento e orchestrazione con Giorgio Gaslini e Marco Villani. Svariate le collaborazioni in ambito jazz e pop; tra le più importanti quella con Paolo Conte. Molto attivo come compositore, nel 1998 ha partecipato in veste di orchestratore al Pavarotti International.
Contrabassista “dal tocco elegante e capace anche di bellissimi soli melodici” Pierre Steeve Jino Touche è giunto in Europa da Mauritius nel 1990 anno in cui è iniziata la sua collaborazione con Paolo Conte, che dura ancora oggi. Si è esibito in Europa e negli Stati Uniti nei teatri più prestigiosi e nei festival più importanti.