Venerdì 11 marzo 2011 alle ore 21, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino in via Po 18 (1° piano), si terrà la quinta seduta del 2011 dell’Accademia di Medicina di Torino dal titolo “Cellule staminali in Ortopedia: realtà, mito o opportunità?”. Relatore sarà il professor Paolo Rossi (direttore Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia dell'ospedale CTO di Torino). Verrà inoltre assegnato il Premio Ferrero 2009 alla scoperta scientifica dal titolo “Danno macrovascolare ed osseo nella sclerosi sistemica progressiva”. Relatore il dottor Gilberto Calzolari. Le sedute sono pubbliche. Info: www.accademiadimedicina.unito.it. L’applicazione delle cellule staminali nel trattamento delle patologie ortopediche ha raggiunto negli ultimi anni notevole popolarità. E’ facile imbattersi in slogan che assicurano proprietà terapeutiche straordinarie e risultati efficaci. Spesso, però, la notizia di metodiche “miracolose” può creare nel pubblico false attese.
Si è infatti ben lontani dall'utilizzare su larga scala le cellule mesenchimali negli interventi chirurgici ortopedici e tale affascinante applicazione rimane finora in ambito squisitamente sperimentale e controllato. Non è ancora chiaro, infatti, quale sia la reale azione delle cellule mesenchimali all’interno dei processi riparativi delle lesioni dell’osso, della cartilagine, del muscolo e dei tendini. La ricerca sta attualmente indagandone le potenzialità, sia attraverso studi di laboratorio “in vitro” per capire il funzionamento della cellula mesenchimale “per se”, sia con studi preclinici su modelli animali, che traslano le intuizioni “in vitro” nel microambiente naturale della lesione, sia in trials clinici sotto controllo dei Comitati Etici, durante i quali i pazienti vengono sottoposti a trattamenti solitamente a bassa complessità e che abbiano già ottenuto risultati positivi.
Per utilizzare le cellule mesenchimali (MSC) come veri e propri “Medicinali biologici” è infatti imprescindibile comprenderne i meccanismi di funzionamento e l’interazione che esse hanno con le cellule già differenziate nei diversi tessuti.
Si definiscono quindi quattro meccanismi principali di applicazione delle MSC: la mobilizzazione sistemica delle MSC residenti mediante somministrazione di fattori di crescita; l’iniezione di MSC nel circolo sanguigno (iniezione sistemica) che condurrebbe le cellule nel sito di lesione; l’iniezione diretta delle cellule nel sito di lesione; l’applicazione locale, nell’area danneggiata, di materiali biologici (“scaffolds”) arricchiti con le MSC.
L'incontro di venerdì si propone di offrire una panoramica di queste applicazioni in ambito ortopedico (per le lesioni dell’osso, della cartilagine, dei tendini e del muscolo), ove gli approcci terapeutici tradizionali mostrano efficacia incompleta, definendo quali di queste applicazioni sono ancora essenzialmente sperimentali e per quali sono in corso studi clinici volti a verificarne la reale efficacia sull’uomo. Solo seguendo correttamente le tappe della sperimentazione ed evitando applicazioni non comprovate si potrà in un prossimo futuro raggiungere, su larga scala, l’“apertura dell’ortopedia alle cellule staminali”.
L’addetto stampa
Accademia di Medicina di Torino
Pierpaolo Berra
