Dovrà rispondere dinanzi al Tribunale di ALBA dei reati di atti persecutori (stalking) e violazione di domicilio l’insegnante 50enne savonese che è stata denunciata dai Carabinieri della Stazione di CORTEMILIA.
La donna aveva avuto una relazione sentimentale durante solo qualche mese con un 60enne scapolo dirigente pubblico che abita e lavora in Valbormida, ad ottobre dello scorso anno però lui non ne voleva più sapere e l’aveva lasciata definitivamente. Tuttavia lei, invaghitasi perdutamente dell’uomo, non riusciva a capacitarsi e continuava ad infastidirlo per telefono (sono stati acquisiti dai militari più di 700 sms dal tenore minaccioso e persecutorio inviati dall’indagata alla vittima nel volgere di un solo mese, con punte anche di 65 messaggi e chiamate in un solo giorno). La donna non si fermava alle intimidazioni telefoniche ma pedinava il dirigente attendendolo all’uscita dagli uffici in cui lavora, sotto casa ed in un episodio, durante il quale sono intervenuti i Carabinieri, anche entrando nell’abitazione della vittima contro la sua volontà.
Il 60enne, fortemente provato psicologicamente dalle insistenze e dalle ripetute molestie della donna che lo avevano di fatto costretto a cambiare le sue abitudini ed il suo stile di vita nel tentativo di non incontrarla più, si è poi deciso a denunciare i fatti in caserma ed i Carabinieri di CORTEMILIA si sono subito messi al lavoro raccogliendo la deposizione di alcuni testimoni ed altri elementi di prova a carico della donna stalker che è stata denunciata alla Procura della Repubblica di ALBA.
Ora il Pubblico Ministero, sulla scorta dell’informativa di reato trasmessagli dai militari, valuterà se applicare nei confronti dell’indagata una misura che le impedisca di perseguitare ulteriormente la vittima dello stalking, secondo quanto prevede la normativa entrata in vigore nell’aprile del 2009.
Sono già sei dall’inizio del 2011 i casi di stalking di cui si sono occupati i Carabinieri della Compagnia di ALBA che hanno denunciato in totale 6 persone, 5 uomini ed ora anche la prima donna.
IL COMANDANTE
Cap. Nicola Ricchiuti