Abitare l’Italia. Territori, economie, disuguaglianze. La Conferenza affronta attraverso la sovrapposizione di diversi registri tematici il tema dell’abitare. L’abitare è inteso in un’accezione ampia e inclusiva che investe i rapporti tra l’insediarsi, l’economia, la società e il modo in cui questi rapporti si stanno oggi riarticolando in funzione di nuovi rischi ambientali, di crescenti disuguaglianze sociali e di una rilevante crisi delle economie urbane. L’ipotesi che la Conferenza pone al centro è che trattare di abitare significhi essenzialmente riaprire una riflessione sui nuovi termini con i quali si presenta la questione urbana nel nostro paese e che ciò costituisca un fronte rilevante sul quale misurare oggi
la migliore ricerca e la migliore pratica in campo architettonico e urbanistico.
Nell’arco di tre giornate la Conferenza proporrà diversi livelli di lettura alternando lezioni, discussioni, dibattiti, sequenze filmiche, visite a luoghi costruendo interpretazioni parallele e autonome con lo scopo di dare forma ad un incontro
che si apre, in modo non occasionale agli apporti provenienti da altre associazioni: l’Associazione geografica italiana, l’Associazione dei territorialisti, l’Istituto nazionale di urbanistica, Associazione nazionale Centri Storici, Associazione
Italiana di scienze regionali.
Lezioni. La lectio magistralis del prof. Alessandro Pizzorno, affronta i differenti nessi tra principio di maggioranza e principio di competenza entro un regime di democrazia rappresentativa, a partire da alcuni fraintendimenti attorno al concetto di uguaglianza. Discuteranno la lectio del prof. Pizzorno Pier Luigi Crosta e Bernardo Secchi.
Discussioni e dibattiti. I momenti di discussione sono strutturati sia nei sette atelier che costituiscono la sede di confronto sui 207 contributi selezionati tra i 240 pervenuti, sia nelle quattro sessioni plenarie che sviluppano il tema
della Conferenza. Gli atelier sono organizzati in sessioni parallele e vedono la presenza, in qualità di discussant, di studiosi, giornalisti, rappresentanti delle amministrazioni locali e dell’università. Le sessioni plenarie sviluppano il tema
della Conferenza nel modo seguente.
Nella prima sessione Scenari dell’abitare, i relatori riflettono criticamente sulle condizioni del progetto per l’abitare in Europa. Aldo Aymonino, Stefano Boeri, Pippo Ciorra, Cino Zucchi, coordinati da Mirko Zardini daranno testimonianza, da punti di vista diversi, della ricerca architettonica e urbanistica sull’abitare e del modo in cui essa riesce a confrontarsi con le nuove fenomenologie dell’abitare. A loro si chiede di discutere aspetti che sembrano sempre più evidenti nel campo degli studi sull’abitare contemporaneo: la sparizione della casa individuale che aveva riempito di sé indagini e interpretazioni degli anni 90, a favore dell’abitare collettivo; il riposizionarsi della condivisione come condizione ritenuta apprezzabile e attinente la sfera privata prima ancora di quella collettiva; la riscrittura di ciò che è oggi comfort e di ciò che è lusso in rapporto all’abitare; il senso e la forza (non solo retorica) delle sperimentazioni legate all’housing sociale.
La seconda sessione Progetto, impresa, politica, è dedicata a discutere del modo in cui le culture progettuali, di mercato e amministrative riescono (o non riescono) a riarticolarsi attorno al tema dell’abitare. Giorgio Ardito, Ugo Baldini, Gian Paolo Bonvicino, Cristiano Picco, Pierre Alain Croset, Antonio De Rossi, Paolo Foietta, Mario Viano, coordinati da Alberto Clementi diranno se, a loro giudizio, l’abitare è ancora questione capace di organizzare un’intelligenza sociale dei soggetti privati e di quelli pubblici. A loro si chiede di discutere dei modi con i quali pratiche e saperi di diversa natura si riannodano attorno all’abitare contemporaneo. Come l’abitare diventa condizione per «fare città», oltre che per soddisfare un bisogno di abitazione che si presenta in modo assai diverso che in passato? Il riferimento ad un territorio specifico (in questo caso quello torinese) appare requisito necessario alla costruzione di un confronto su domande di questo tipo.
La terza sessione Geopolitica dell’abitare, a cura della Società geografica italiana affronta il complesso universo della politica dell’abitare e della città in tempi di globalizzazione e neo‐liberismo. Negli anni scorsi si è assistito ad un discorso perlopiù acquietato, entro il quale le trasformazioni delle nostre città sono state considerate un bene per tutti senza che ciò aiutasse a trattare cresciute disuguaglianze sociali e spazi di insorgenza e protesa. E’ possibile uscire dalla quiete di un discorso che si affida a vecchi luoghi comuni e ripensare la politica dell’abitare e della città? La sessione è introdotta da Carlo Salone e ad essa intervengono Alberto Vanolo e Ugo Rossi e Matteo Puttilli insieme a Michele
Lancione e Alberta de Luca. Coordina e discute con loro Giuseppe Dematteis.
L’ultima sessione, Abitare l’Italia rivolge uno sguardo critico a ciò che l’abitare è stato nel Moderno. Anche la dislocazione di questo momento di discussione è diversa: dalle sale auliche del seicentesco Castello del Valentino, ci si sposterà nello spazio delle Officine Grandi Riparazioni, un grande edificio che fino agli anni 70 ha ospitato le officine dei
calderai e il montaggio delle locomotive. In questo luogo simbolo della storia industriale di Torino sono allestite nell’ambito di Esperienza Italia 150°, importanti mostre in occasione del 150° dell’Unità d’Italia: Fare gli italiani, Stazione Futuro, Il futuro nelle mani. La sessione Abitare l’Italia, si pone in un’implicita relazione con questi eventi, affrontando il tema in una prospettiva di lungo periodo. Come si è dato l’abitare nel nostro paese, nel corso del XX secolo? E come si può, oggi affermare, che le condizioni sono cambiate? Alla discussione partecipano due studiosi che hanno scritto importanti saggi sull’esperienza dell’architettura, della città e dell’abitare del Novecento: Carlo Olmo e Bernardo Secchi, coordinati da Roberto Gambino.
Sequenze filmiche e fotografiche. Un ulteriore e autonomo registro interpretativo sui temi dell’abitare contemporaneo si avvarrà di video d’autore (Celine Petreau, Michèle Pédezert, La gher sur le toit, FR 2003, 58’) alternati a montaggi di materiali video d’archivio (un programma a cura di Image ARCHIVE), la cui proiezione sarà accompagnata da un dibattito tra Carmen Andriani e Marco Brizzi. Nel medesimo spazio espositivo sarà allestita la mostra fotografica realizzata da Giovanni Hänninen in occasione della ricerca Milano downtown. Azione pubblica e luoghi dell’abitare, promossa dal Diap del Politecnico di Milano e condotta da Massimo Bricocoli e Paola Savoldi.
Discussioni e visite alla città di Torino. Ulteriori momenti sono dedicati alla città di Torino che ospita la XIV Conferenza Siu, alle sue recenti trasformazioni e al ruolo che in essa ha avuto l’abitare. Innanzitutto una conversazione su Torino offrirà l’occasione per confrontare ipotesi maturate in studi sulla città e riportate da Francesca Governa con lo sguardo attento e critico di Paolo Griseri, giornalista de La Repubblica. In secondo luogo è prevista la possibilità di partecipare ad un percorso guidato nella nuova Torino post‐industriale, a cura di Urban Center Metropolitano. Scopo del percorso (previsto a chiusura lavori) è quello di offrire qualche spunto di riflessione sulle trasformazioni delle grandi aree industriali; sulla riconversione degli stabilimenti dismessi in nuovi spazi per abitare, lavorare e produrre; sui cantieri di alcuni pregevoli interventi di riuso delle vecchie fabbriche della città di Torino.
Attività Siu. La Siu offre ai suoi associati, un lavoro di elaborazione e di orientamento su temi giudicati rilevanti nel campo dell’urbanistica e coglie nella Conferenza annuale, l’occasione per fare il punto su di essi. Così le discussioni su La responsabilità sociale degli urbanisti a fronte di emergenze territoriali e su Le riviste dell’urbanistica, previste in chiusura della seconda giornata. A questi momenti di confronto parteciperanno studiosi in rappresentanza dell’università, di altre associazioni (Alessandro Balducci, Siu, Alberto Magnaghi, Associazione dei territorialisti, Federico Oliva, Inu Bruno Gabrielli, Ancsa, Agata Spaziante, (AISRE) e di riviste disciplinari (Paolo Avarello, Urbanistica, Attilio Belli, Crios, Laura Fregolent, Archivio di studi urbani e regionali, Francesco Infussi, Territorio, Rosario Pavia, PPC).
L’attribuzione del Premio Ferraro alla migliore tesi di dottorato dello scorso anno e l’Assemblea dei soci della Società italiana degli urbanisti chiuderanno i lavori della XIV Conferenza nazionale.
Comitato scientifico: Alessandro Balducci (Segretario Siu), Cristina Bianchetti (responsabile XIV Conferenza),Marco Cremaschi, Luciano De Bonis, Paola Di Biagi, Paolo Fusero, Giuliano Nicola Leone, Maria Valeria Mininni, Mosé Ricci.
Segreteria Organizzativa: Valeria Baglione, Elisabetta M. Bello, Nadia Caruso, Stefania M. Guarini, Silvia Guerra, Federico Guiati, Paola Guerreschi, Luigi La Riccia, Giulia Melis, Cinzia Pagano, Giovanna Perino, Barbara Stasi, Anna Todros, Elisabetta Vitale Brovarone.
Contatti:
siu.conferenza2011@gmail.com
http://conferenzasiu2011.it