Si chiama phishing (letteralmente dall’inglese “spillaggio”) la nuova tecnica criminosa sviluppatasi da qualche tempo su internet che consiste in veri e propri furti d’identità mediante l’uso di messaggi di posta elettronica fasulli.
Grazie infatti a siti fittizi o mail che imitano il logo di alcuni siti istituzionali (INPS, POSTE ITALIANE, AGENZIA DELLE ENTRATE, MONOPOLI DI STATO, ecc.) l’utente è ingannato ed indotto a rivelare i propri dati personali quali: numero di conto corrente bancario o postale, carta di credito o bancomat, codici di identificazione ed altri dati sensibili.
I phisher, ovvero gli hacker che usano tale tecnica illegale, una volta in possesso dei dati sensibili della vittima li usa poi per acquistare beni, trasferire somme di danaro in suo favore o, come nell’ultimo caso accertato dai Carabinieri della Compagnia di ALBA, per prosciugare il conto corrente postale on line di un’impiegata albese.
La vittima, titolare di un conto corrente postale e di una carta POSTAMAT, aveva infatti ricevuto nei giorni scorsi una mail recante il logo di POSTE ITALIANE con cui veniva avvertita di un problema tecnico verificatosi sul suo conto che aveva generato un addebito enorme, per alcune migliaia di euro, veniva pertanto invitata a compilare un nuovo modulo contenente i suoi dati personali ed i codici riservati di accesso al conto corrente stesso. A quel punto la truffa è compiuta ed il phisher ad insaputa della donna ha compiuto acquisti in rete e fatto prelevamenti di danaro contante sino a prosciugare il conto corrente dell’ignara vittima, accortasene poi solo tardivamente di quanto stava accadendo.
L’impiegata ha immediatamente bloccato il suo conto corrente postale e si è recata in caserma per denunciare il fatto. I Carabinieri di ALBA hanno avviato subito le indagini e sono risaliti ad un hacker romano di 25anni, già con alle sue spalle numerosi precedenti penali specifici, denunciandolo alla Procura della Repubblica di ALBA per frode telematica, reato per il quale ora il giovane rischia fino a tre anni di reclusione.