Il Consiglio Comunale, riunitosi ieri sera, ha approvato il Bilancio di Previsione 2011. L’esito finale ha fatto registrare 12 voti favorevoli da parte della maggioranza, 2 astensioni (gruppo “X Novi Maria Rosa Porta”) e 5 voti contrari (gruppo Pdl ed i Consiglieri Giuseppe Dolcino e Francesco Sofio). Prima della discussione, è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno sulla riforma della sanità piemontese. Il documento è giunto in Aula dopo un passaggio in sede di Commissione competente che è servito ad elaborare un testo unitario e condiviso. In sintesi, il Consiglio Comunale novese esprime preoccupazione per la situazione che si va delineando, in particolare sulle problematiche relative alla gestione delle politiche socio-assistenziali, e chiede chiarimenti sul ruolo dell’Ospedale S. Giacomo nell’ambito della rete ospedaliera provinciale. Inoltre, si chiede l’istituzione di un tavolo provinciale permanente per rappresentare i bisogni del territorio novese. Per quanto riguarda il Bilancio, la Giunta comunale ha risposto ad alcune richieste di chiarimenti avanzate nel corso del dibattito. Il sostegno alla manovra è giunto dai banchi della maggioranza. Le dichiarazioni di voto dei Capi Gruppo e gli interventi dei singoli Consiglieri, seppur con sfumature diverse, hanno sottolineato lo sforzo compiuto nella riduzione delle spese di gestione dell’Ente, ottenuto senza intaccare i servizi essenziali per i cittadini e senza aumentare la pressione fiscale. Anche i Consiglieri di opposizione hanno sposato la linea del risparmio e del rigore, auspicando, nel contempo, che il processo di riorganizzazione della macchina comunale venga effettivamente tenuto sotto controllo. Alcune critiche sono state mosse alla tardiva applicazione delle politiche di risparmio come, ad esempio, la riduzione del 5% delle spese gestionali degli uffici e la riduzione delle spese relative alla gestione calore. Prima della votazione è intervenuto il Sindaco Lorenzo Robbiano che ha ribadito la sua preoccupazione per la situazione di difficoltà ed incertezza relativa alla finanza locale: «Anno dopo anno, per i Comuni è sempre più difficile far quadrare il bilancio. Di fatto – ha aggiunto Robbiano – sono gli Enti Locali che stanno pagando i debiti dello Stato e non penso che nel futuro la situazione migliorerà. A preoccupare è anche la limitata autonomia nelle politiche fiscali, di investimento e di governo del territorio. Un esempio è il federalismo patrimoniale, che a Novi viene applicato solo in teoria. l’Agenzia del Demanio, infatti, ha deciso di non inserire l’ex Caserma Giorgi tra gli immobili da trasferire al Comune in quanto l’intero complesso ospita la Caserma della Guardia di Finanza, ignorando il fatto che l’edificio, in realtà, è composto da varie parti indipendenti tra loro. Questo dimostra che gli organi centrali dello Stato non conoscono la reale situazione del territorio».