Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di ALBA hanno arrestato il 33enne albese E.N. con le accuse dei reati di furto aggravato, lesioni personali, resistenza, minacce ed oltraggio a Pubblico Ufficiale e porto abusivo di armi.
Il giovane, già noto ai Carabinieri per i suoi precedenti penali per reati contro la persona e guida in stato di ebbrezza, faceva parte degli addetti al catering per la preparazione e somministrazione di cibo e bevande ai tanti soci della “Banca d’Alba” ieri in città per tutta la giornata in occasione dell’assemblea annuale.
Deve però aver abusato di alcool che, abbinato agli psicofarmaci che prende in quanto è in trattamento presso il C.I.M., gli provocava uno stato di alterazione psicofisica con comportamenti assai violenti e sconsiderati. Si impossessava infatti di una moto HONDA di grossa cilindrata, parcheggiata nei pressi della tensostruttura dove erano ospitati i soci, di proprietà di un giovane di BRA e, mentre si stava allontanando, veniva notato da un amico del proprietario della moto che cercava di bloccarlo ricevendo per tutta risposta pugni e schiaffi tanto da essere costretto a ricorrere poi alle cure mediche in Ospedale dove i sanitari lo dimettevo con 7 giorni di prognosi.
Il proprietario, vedendo quello sconosciuto che gli stava portando via la moto, richiedeva l’intervento dei Carabinieri sul NUMERO DI EMERGENZA 112 ed in pochi istanti giungeva una gazzella del Radiomobile che bloccava il giovane mentre era alla guida della moto appena rubata. Lui però, alla vista dei militari, gli si scagliava contro senza procurargli lesioni, minacciandoli e proferendo al loro indirizzo frasi ingiuriose. I Carabinieri, con l’ausilio di altri colleghi di rinforzo lo accompagnavano in caserma dove, a causa del suo stato di evidente alterazione psicofisica, si rendeva necessario l’intervento dei sanitari del 118 che gli somministravano sedativi per calmarlo.
Nel corso di una perquisizione eseguita sulla sua persona i militari rinvenivano e sequestravano anche un coltello di genere proibito ed un noccoliere in ferro.
La moto, del valore di 2.000,00 euro circa, veniva quindi restituita al legittimo proprietario.
I Carabinieri raccoglievano la deposizione di alcuni testimoni che avevano assistito al comportamento violento del fermato e la persona che aveva subito lesioni per bloccarlo mentre stava portando via la moto formalizzava una querela nei suoi confronti per lesioni personali ed il derubato una denuncia per furto.
Per lui si sono quindi aperte le porte del carcere di ALBA, dove è attualmente recluso in attesa di essere processato, su disposizione del Pubblico Ministero Dott.ssa Laura DEODATO.
Ieri mattina ad ALBA vi erano 11 mila soci di “Banca d’Alba” ed è stata provvidenziale l’immediata segnalazione giunta sul 112 ed il tempestivo intervento dei Carabinieri che bloccavano subito il giovane il quale, alla guida della moto rubata in totale stato confusionale, avrebbe potuto creare ben più gravi problemi di ordine e sicurezza pubblica.