Araba Fenice compie vent’anni. Per una casa editrice, è già tempo di bilanci. Mettiamola così: quando siamo nati, non c’era internet e sembrava che ci fossero già troppi libri. Adesso, vent’anni dopo, non possiamo più fare a meno di internet e c’è una grande paura che presto i libri (di carta, cioè quelli veri) non ci saranno più. Eppure tutti continuano a raccontare e scrivere storie, e poi siccome non basta cercano di pubblicarle. Per fortuna, diciamo noi. Che questo facciamo, pubblicare libri. Ma non solo: li vendiamo anche, in giro per fiere, sagre, festival e mercatini. Ma probabilmente lo sapete, perché ci avrete già incontrato da qualche parte, in questi vent’anni (magari al Salone del Libro di Torino, a cui partecipiamo dal 1992). Insomma, facciamo questo mestiere con passione. Cercando di pubblicare, se possibile, prima di tutto dei buoni libri: nella speranza che ognuno di loro possa avere un senso, soprattutto per chi lo comprerà e lo leggerà. In vent’anni non siamo cresciuti granché: siamo sempre una famiglia allargata (all’inizio del 2009 ci ha lasciato Antonio Dutto, dalla cui innocente, folle sansouciaggine era nata l’idea di fondare una casa editrice), un piccolo gruppo (una banda, forse) di cinque persone ma con tanti collaboratori, amici ed autori che ci suggeriscono nuovi libri, nuove idee, nuovi progetti.
Anche per questo vi aspettiamo sabato 11 giugno: per festeggiare la nostra storia, e per continuare a raccontarla.