In vita qualche “lieve colpa” (tipo l’omicidio della moglie) il fantasma di Canterville l’aveva accumulato, ma nulla da poter far ritenere meritata, dopo secoli di tranquillo “sbatacchiar di catene”, la vera sciagura piombatagli addosso: l’arrivo nella sua avita magione di vivace famiglia moderna con due pestiferi (ed irrispettosi) pre-adolescenti, inizio, però, di edificante percorso di “riscatto morale” del disgraziato spettro anglosassone. Questa la trama della commedia portata, lo scorso fine settimana, sulla scena del teatro di Casa don Bernardi dagli animatori dell’oratorio (davvero bravi), con ingresso “a libera offerta” e, ovviamente, i soliti “pienoni” (due) che ha sempre la struttura.