Venerdì 15 luglio, alle ore 21, presso la chiesa di Santa Croce in piazza Conte Rosso, si terrà il concerto spettacolo multisensoriale Melodie in petali e rime a cura di Gabriella Perugini con Gabriella Perugini, (liuto rinascimentale e vihuela) e Anna Montalenti (voce recitante). Ingresso gratuito. Melodie in petali e rime comprende brani di musica rinascimentale, versi di poetesse e opere pittoriche. Lo spettacolo si articola intorno al tema floreale, variamente interpretato da sensibilità femminili. Le musiche in programma sono il risultato di un’accurata ricerca musicologica di Gabriella Perugini che ha individuato i brani variamente riferiti a fiori, giardini e non solo nel repertorio liutistico e vihuelistico italiano ed europeo, comprese diverse composizioni inedite di liutisti operanti presso le più importanti corti rinascimentali e barocche. In Europa il liuto era lo strumento di corte per eccellenza: si presentava con un numero ridotto di corde, quasi sempre abbinato alla danza. La vihuela (o viola de mano) era lo strumento maggiormente impiegato in Spagna nel 1500. L’alternanza dei due strumenti nella stessa performance consente una maggiore varietà timbrica, per meglio sottolineare l’atmosfera che anche i versi suggeriscono. La selezione delle poesie, a cura di Susanna Piano, comprende versi di poetesse di ogni tempo (Saffo, Contessa Lara, Almina Madau, Ada Negri, Marianne Moore, Emily Brontë, Marcia Theophilo, Giusi Quarenghi, Antonia Pozzi, Anna Maria Ortese, Alda Merini…), che si accostano senza retorica al tema floreale.
La proiezione di alcune opere pittoriche sottolinea visivamente i contenuti proposti attraverso il linguaggio musicale e poetico. Il tema floreale è sviluppato con tecniche diverse da artiste affermate quali Mary Cassatt, Tamara De Lempicka, Fausta Squatriti, Dorothea Tanning, Marcella Tisi, Marianne Werefkin,. Il filmato, a conclusione del concerto, presenta i volti di 50 donne in continua trasformazione digitale, tratti dalle più celebri opere d’arte: il video è stato ideato e gentilmente concesso dal digital artist americano Philip Scott Johnson. Il concerto non è destinato ad “addetti ai lavori”: è pensato per coinvolgere il pubblico, indipendentemente dal proprio vissuto culturale o artistico, attraverso emozioni e sensazioni sensoriali.