"Quando fai qualcosa in giro dimmelo" è uno spettacolo-cocktail: 1/3 di sommo poeta, 1/3 di tempi che corrono, 1/3 di Maurizio Lastrico e -per il restante 10%- la Genova delle periferie, il calcetto dei perdenti, le eterne secchione e le lamentazioni dell'uomo della strada. Mischiando il tutto si ottiene una rivisitazione in terzine dantesche del disagio del parcheggiare pallido e assorto, dell'insonnia e dello smettere di fumare; si impara ad insultare in endecasillabi testimoni di Geova, punkbbestia e proffe dall'incerto limonare e vigili; si impara a mettere in rima l'imbarazzo della giovanil camporella, della stitichezza e della calcettistica broccaggine. Questo come antipasto, perché -esaurito il poetico discettare, si apprende l'arte dell'insulto, del libero rimare e -soprattutto- della lamentazione senza secondi fini. Tutto questo e altro è Quando fai qualcosa in giro dimmelo.