Il Percorso espositivo
L'uomo che vive nella società contemporanea è trasportato da una serie di eventi che influenzano il suo modo di essere e di divenire. Gli avvenimenti del passato sembrano non essersi mai conclusi e vivono perennemente in rapporto con il presente nell'attesa dell'Evento che finalmente riesca ad estrapolare il significato celato nella realtà.
La storia è un susseguirsi incessante di eventi che, secondo la visione del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, si ripresentano ciclicamente nella vita di ogni individuo determinando il superamento della visione nichilista tramite l'eterno ritorno, senza un finale definitivo, nell'oblio del nulla.
Nell'essenza della realtà non esiste nulla di nuovo ma il tempo è determinato dall'eterna clessidra dell'esistenza.
Ma chi può mai essere in grado di sopportare questo terribile pensiero, che sembra rendere insostenibile l'esistenza? L'artista agisce con profonda volontà di potenza al divenire della realtà, pronunciando un sì incondizionato alla vita, in tutti i suoi aspetti, al di là del bene e del male, perché l'unico mondo reale, per quanto minaccioso e terrificante, è questo, il mondo dell'esperienza. Credere nell'eterno ritorno significa comprendere che il senso dell'essere non stia fuori dall'essere ma risieda nell'essere stesso delle cose.
La mostra raccoglie i risultati di ricerche condotte dagli artisti sulla tematica dell'Apocalisse intesa come rivelazione e conoscenza della realtà celata dall'apparenza. Tutte le opere riflettono la presa di coscienza del proprio essere attuale, in rapporto al passato e al futuro, ritrovando una luce mai spentasi nel cuore dell'umanità.
Pittura, scultura, installazione, rielaborazione fotografica, incisione, grafica sperimentale e offset, rappresentano alcuni tra i molteplici linguaggi presenti in mostra. Il percorso propone dunque una lettura significativamente stratificata su uno degli interrogativi che ossessionano la gente di tutti i tempi, tra memorie bibliche, profezie e riflessioni laiche sui destini della vita e del cosmo.
Come alle soglie dell'Anno Mille, ma con interpretazioni e aperture del nostro tempo, la paura sempre latente riaffiora trovando però nella poetica degli artisti una speranza che somiglia al ripensamento di un possibile mondo nuovo e migliore. Lo stesso filo di luminosa speranza scorre tra le opere storiche dei maestri proposti nella Guest Area e quelle legate a ricerche più recenti .Sono datati Anni '60-'70 i lavori di Sergio Agosti, e Piero Ruggeri (per gentile concessione di Alberto Lemmi – collezione privata). Ascrivibili invece a periodi diversi quelli di Aida Sacco, Giacomo Soffiantino, Piero Ruggeri, Francesco Casorati ed Ezio Gribaudo.
Venerdì 9 settembre alle ore 18.30
Apocalisse: la clessidra del tempo fra passato, presente e futuro.
In occasione della chiusura della mostra si terrà un incontro/forum condotto da Alessandra Baretta, laureanda presso l'Università IULM di Milano, in cui si cercherà di comprendere la portata rivelativa dell'Apocalisse: in che misura è ancora presente il paradigna apocalittico nel contesto contemporaneo? la Verità è ancora presente e celata ed è ancora possibile arrivare ad uno svelamento?
Appuntamento inserito nell'ambito dei rapporti tra arte, didattica e ricerca. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
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