Sembra una storia di altri tempi quella nella quale si sono imbattuti i Carabinieri della Compagnia di ALBA l’altra sera quando hanno arrestato nel centro storico un ladro di biciclette. In carcere è finito il 30enne disoccupato romeno e senza fissa dimora P.R. con l’accusa di furto aggravato.
Il giovane è stato notato dai militari nella zona pedonale mentre procedeva in sella ad una citybike marca DAKOTA e con un braccio trainava un’altra bici da passeggio marca BIANCHI. Alla vista della pattuglia però ha subito svoltato in un vicolo nel tentativo di darsi alla fuga ma è stato subito dopo bloccato dai Carabinieri.
Quasi simultaneamente al fermo del romeno una impiegata di ALBA, alla quale qualche giorno prima era stata rubata la bicicletta lasciata sotto casa, ha avvertito i Carabinieri che quel giovane pedalava in sella alla sua bici. A quel punto è stato condotto in caserma dove si è provveduto a raccogliere la denuncia di furto della derubata a cui è stata subito dopo restituita la bicicletta del valore di alcune centinaia di euro.
I Carabinieri hanno poi accertato che in serata anche la bici trainata era stata rubata in corso Piave, dove il proprietario (un pensionato albese) l’aveva lasciata assicurandola al palo in ferro di un cartello stradale con una catena. Anche questa seconda bici, del valore di 200,00 € circa, è stata poi riconsegnata al derubato convocato in caserma.
Il ladro di biciclette, che ha poi ammesso le proprie responsabilità dichiarando ai Carabinieri di essere arrivato in città col treno da TORINO, mezzo col quale sarebbe poi ripartito la mattina seguente alla volta del capoluogo piemontese, per vendere le bici rubate ad ALBA ad un ricettatore di Porta Palazzo, è finito in manette su disposizione del Pubblico Ministero di turno.
Ieri l’arrestato è comparso dinanzi al Tribunale di ALBA ed è stato condannato a tre mesi di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale della pena e quindi rimesso in libertà.