Nella tarda serata di ieri, giovedì 28 luglio 2011, il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato il disegno di legge di modifica del Testo unico sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità, che, tra le varie cose, sancisce l’ampliamento del Parco fluviale Gesso e Stura ai Comuni di Borgo San Dalmazzo, Vignolo, Cervasca, Castelletto Stura, Centallo, Roccavione, Roccasparvera, Montanera e Sant’Albano Stura. Il disegno di legge, proposto dall’assessore William Casoni e illustrato in Aula dai relatori di maggioranza Fabrizio Comba (Pdl) e di minoranza Mino Taricco (Pd) e Davide Bono (Movimento cinque stelle), intende migliorare la tutela delle aree naturali attraverso un rafforzamento del ruolo dell’amministrazione regionale e un contenimento dei costi per il governo delle zone protette. «Per il Parco fluviale Gesso e Stura – afferma Guido Lerda, assessore all’Ambiente e Mobilità del Comune di Cuneo - si tratta di un risultato atteso da tempo. Già nel novembre del 2006 diversi Sindaci avevano sottoscritto una Convenzione per la realizzazione di eventi congiunti di riqualificazione e di promozione del territorio fluviale e a fine 2009 i Consigli dei Comuni interessati dall’ampliamento avevano fatto esplicita richiesta alla Regione». Ora l’area protetta regionale arriva a comprendere dieci Comuni per una superficie totale di circa 4.500 ha, 60 km di fiume e una popolazione di oltre 90.000 abitanti. «Il parco rappresenta sempre di più una cerniera di collegamento tra l’area montana e la pianura – prosegue l’assessore Lerda. Si tratterà, d’ora in poi, di svolgere un lavoro di squadra per realizzare la vocazione originaria del Parco fluviale Gesso e Stura, ossia coniugare la conservazione dell’ambiente naturale e la tutela della biodiversità con lo sviluppo del territorio, valorizzando tutte le potenzialità dell’area: la valenza turistica, la funzione economica, l’elevata accessibilità e le diverse opportunità di fruizione.»