E’ finito nei guai un 30enne commerciante ambulante del torinese denunciato dai Carabinieri della Compagnia di ALBA per i reati di truffa, ricettazione, sostituzione di persona e falso. L’uomo, che per un certo periodo di tempo ha avuto un banco di frutta e verdura al mercato settimanale di ALBA ma che già aveva a carico diversi precedenti penali, nelle scorse settimane contrattava con un suo collega che stava per andare in pensione l’acquisto dell’intera attrezzatura usata per la vendita ambulante che avrebbe dovuto dismettere di li a poco. I due ambulanti si accordavano sul prezzo ed il commerciante torinese pagava all’anziano collega di ALBA un assegno da 1.500,00 euro le bilance, il registratore di cassa e tutta la restante attrezzatura. L’anziano fruttivendolo albese qualche giorno dopo però, quando si recava in banca per porre all’incasso quell’assegno ricevuto in pagamento da quel giovane ed intraprendente collega, si accorgeva di essere stato raggirato in quanto si trattava di un assegno privo di copertura fondi, in parole povere gli aveva rifilato un assegno scoperto. A quel punto si recava in caserma per denunciare la truffa ed i Carabinieri di ALBA si mettevano immediatamente al lavoro.
I militari accertavano non solo che si trattava di un assegno cosiddetto cabriolet ma che risultava essere stato rubato durante il furto in abitazione compiuto ai danni di un’impiegata di ALBA alla quale era stato rubato l’intero carnet di assegni in bianco alcuni mesi prima. L’ambulante truffatore, che da allora non si era più visto in città al mercato settimanale, è stato poi identificato dai Carabinieri con una certa difficoltà in quanto aveva anche esibito un documento falso al collega raggirato fornendogli false generalità. Le indagini sul suo conto da parte dei Carabinieri di ALBA sono ancora in corso per stabilire quali siano i collegamenti del torinese denunciato con gli autori materiali del furto in abitazione nel corso del quale erano stati sottratti gli assegni da lui messi poi in circolazione e non si esclude che, con la stessa tecnica, abbia compiuto ulteriori acquisti in città usando altri assegni rubati mettendo quindi a segno altre truffe simili.