Sì alla difesa dei servizi sociali, no alla protesta fine a se stessa e alle polemiche sterili. Alla manifestazione di martedì 13, che a Torino vedrà i Consorzi dei Servizi sociali protestare contro la Regione per gli annunciati tagli alle politiche sociali, il Comune di Verbania non ci sarà. L’Amministrazione del capoluogo, che rappresenta oltre il 50% delle quote del Cssv, ha ben presente la situazione e comprende i problemi del settore, tanto che il mese scorso è stata tra i promotori di uno specifico incontro a Torino. «L’assessore Maccanti ci ha rassicurato sul massimo impegno della giunta Cota nel settore delle politiche sociali – spiega l’assessore verbanese Roberta Mantovani –, nella consapevolezza che in un momento di difficoltà grave e mondiale non si può pensare che tutto resti come prima. Ci dovranno essere tagli inevitabili, l’importante, come ci è stato detto, è che tocchino in maniera minore un settore così fondamentale per la popolazione più fragile. Anzi, questo deve essere lo stimolo per gestire meglio le risorse e la spesa». All’incontro di luglio erano presenti anche la Provincia con il presidente Nobili, altri comuni come Vignone con il sindaco Verazzi e Omegna con l’assessore Comazzi, la direttrice del consorzio del Verbano Fornara e il commissario del Consorzio del Cusio Quaretta. «Questa è la via istituzionale – prosegue l’assessore Mantovani –: una protesta di piazza non cambia la sostanza e, anzi, rischia di essere solo strumentale. Mi stupisco, poi, che il presidente del Consorzio Brignoli abbia
autonomamente aderito senza consultare né il Cda, né l’assemblea dei sindaci, né tantomeno il Comune di Verbania, che è il socio di maggioranza. Proprio perché teniamo alle politiche sociali, non scenderemo in piazza ma lavoreremo affinché, in sede istituzionale, alle promesse seguano i fatti».