Con l’intervento sul patrimonio edilizio italiano esistente, che si stima in 26,5 milioni di abitazioni (fonte Libro Bianco “Energia, Edificio, Ambiente”), potenzialmente si potrebbero ridurre di almeno il 50% i consumi energetici. Considerando che l’Italia deve importare ogni anno più dell’85% dell’energia che utilizza risulta quanto mai urgente predisporre un piano energetico realizzabile ed efficace, a partire dalle piccole realtà quotidiane. A Baveno, al convegno intitolato "Il recupero energetico degli edifici esistenti: quali soluzioni per un sistema integrato. L’involucro, gli impianti e la regolazione” verrà approfondita questa tematica con esperti e professioni del settore. Giovedì 22 e venerdì 23 settembre sul Lago Maggiore si terrà infatti il 48° Convegno Internazionale organizzato dalla Associazione Italiana Condizionamento dell’Aria, Riscaldamento, Refrigerazione caratterizzato da un ricco e interessante programma animato da relazioni che saranno sviluppate da
qualificati esperti in campo internazionale e che offriranno una visione equilibrata fra aspetto teorico e applicazione pratica. Obiettivo del convegno è proprio quello di fare il punto sulle modalità di riduzione della dispersione energetica, sul miglioramento dell’efficienza e sull’ottimizzazione della gestione degli edifici, in particolare quelli esistenti, aspetti fondamentali per poter competere sotto il profilo energetico con gli standard europei. Le abitazioni italiane infatti costruite fino a qualche anno fa sono caratterizzate da involucri edilizi mal coibentati ed impianti poco efficienti. Per capire la situazione italiana è sufficiente confrontare i consumi energetici degli edifici in Italia, Svezia e Germania. In Svezia lo standard per l’isolamento termico degli edifici non autorizza perdite di calore superiori a 60 kWh al metro quadro all’anno. In Germania le perdite sono mediamente di 200 kWh al metro quadro all’anno. In Italia si raggiungono punte di 500 Wh/m2/anno. Alla luce di questo esempio è chiaro come sia necessario discutere della situazione energetica degli edifici già esistenti. Oggi la politica del governo incentiva gli interventi di risparmio ed efficienza energetica offrendo rilevanti sgravi fiscali per lavori di ristrutturazione delle abitazioni come l’utilizzo di materiali isolanti, l’installazione di pannelli solari, la sostituzione di impianti termini con caldaie a condensazione, ecc.
Risulta dunque di primaria importanza affrontare le tematiche relative al risanamento energetico per affrontare questo impellente problema che caratterizza il nostro Paese. Al Convegno organizzato da AiCARR oltre sessanta relazioni, presentate da accademici, progettisti e professionisti di aziende, italiani ed esteri, delineano il programma delle quattro Sessioni tecniche, intitolate rispettivamente “Sostenibilità energetica e innovazione nell’involucro degli edifici esistenti”, “L’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici esistenti: aspetti impiantistici e architettonici”, “Innovazione tecnologica e sostenibilità nei sistemi impiantistici esistenti”, “Gestione, manutenzione, automazione del sistema edificio-impianto”. L’ampiezza e la varietà degli argomenti trattati nel corso dell’evento sono di sicuro interesse per la platea articolata e qualificata di professionisti, operanti a vario titolo nel sistema edificio-impianto, attesi al Convegno: Architetti, Progettisti di impianti tecnologici, Fornitori di energia, Produttori di sistemi per l’edilizia, Produttori di componentistica per impianti, Operatori immobiliari, Manutentori di impianti,
Funzionari di enti pubblici. Sempre nell’ottica del recupero energetico degli edifici, si parlerà infatti di progettazione integrata, di bioarchitettura, di interventi sui serramenti e sull’involucro e, naturalmente, di pompe di calore, fotovoltaico, impianti radianti, edifici a energia quasi zero e molto altro. Il tutto arricchito da numerosi casi di studio.
Per ulteriori dettagli e informazioni è possibile consultare il sito www.aicarr.org