Nel triste luogo di un carcere come “Le Nuove”, sono racchiusi la voce della speranza, uno sprazzo di serenità e una proposta di vita semplice ed essenziale; una ricchezza di umanità inimmaginabile destinata alla società, in particolare alle nuove generazioni. Tali modi di porsi di fronte a sé e agli altri sono stati vissuti da carcerati capaci di affrontare le sofferenze della vita con coraggio e coerenza. Di questa esperienza è stato cooperatore Padre Ruggero. In occasione del centenario dalla sua nascita, l’Associazione “Nessun uomo è un’isola” ONLUS, che gestisce il Museo del Carcere “Le Nuove”, propone una serie di eventi ed incontri sulla vita del frate cappellano delle carceri torinesi che assistette spiritualmente settantadue condannati a morte. Tutte queste proposte formative, corrispondono ad alcuni esempi di Padre Ruggero che decise di dedicarsi con totale carità alle sofferenze dei detenuti e delle loro famiglie, dal 1944 al 2006.
In allegato il comunicato stampa con il programma e la locandina.