Non credevano quasi ai loro occhi i Carabinieri della Compagnia di ALBA quando hanno notato consumare tranquillamente un caffè in un bar del centro storico il 20enne pregiudicato nomade “sinti” A.N., ricercato da alcuni mesi dopo che era evaso dagli arresti domiciliari e su cui pendeva un provvedimento di cattura emesso dalla Procura della Repubblica di ALBA per furto aggravato. Il nomade non ha avuto neanche il tempo di fuggire perché è stato colto alle spalle dai militari e subito arrestato, per lui il caffè al bar è stato fatale.
Si era allontanato arbitrariamente tre mesi fa dalla sua abitazione al campo nomadi ubicato lungo il Tanaro, dove era stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari per un furto ai danni di un negozio che aveva commesso in città e venne colto in flagranza di reato dai Carabinieri. Da allora si erano perse le sue tracce e, nel frattempo, oltre ad essere ricercato in quanto evaso dai domiciliari, si era aggiunto un ordine di carcerazione della Procura della Repubblica di ALBA in quanto doveva scontare una condanna definitiva ad otto mesi di reclusione per un furto in appartamento da lui commesso nell’estate del 2010 ai danni di un impiegato albese ed anche in quella circostanza era stato arrestato con “le mani nel sacco” dai Carabinieri. Per il nomade si sono aperte ora le porte del carcere dove sconterà per intero la pena inflittagli dal Tribunale di ALBA che lo ha riconosciuto colpevole condannandolo per quel furto in abitazione.