“Spiace constatare l'ostilità bipartisan a ridurre il numero di Asl presenti nella nostra regione. La riforma sanitaria proposta dalla Giunta ne prevede undici, mentre una ulteriore riduzione incontra grandi ostacoli sia dalla maggioranza che dall'opposizione. A mio avviso ne sarebbero sufficienti sei a fronte di altrettante aziende ospedaliere, in modo da razionalizzare i costi, fare economie di scala e semplificare i rapporti tra Asl ed Aso. Il nostro partito, in sede di Commissione sanitaria, si è espresso chiaramente a favore di una ulteriore riduzione delle aziende sanitarie chiedendo di riordinare l'assetto con sei Asl e sei Aso. Così si avrebbe una corrispondenza perfetta del territorio, per una agevole integrazione dei servizi post acuzie con la rete ospedaliera. E' chiaro che certi appetiti delle formazioni politiche nei confronti della sanità non si sono mai placati. Come è evidente la presidenza di un'azienda sanitaria può creare un significativo ritorno elettorale, ma in questo momento occorre anteporre gli interessi dei piemontesi a quello dei partiti. Lottizzazioni e logiche di corrente sono termini che devono appartenere al passato, e non possono incidere sull'attuale agenda politica della Regione”.
E' quanto afferma Andrea Buquicchio, capogruppo Idv in Consiglio regionale, in merito alla riforma sanitaria avviata dalla Giunta regionale.
“Solo in quest'ottica - aggiunge Buquicchio - potrebbero essere elminate le Aziende ospedaliere che, così come sono previste, si riveleranno poco utili non essendo dotate di autonomia finanziaria. Se non è previsto un budget specifico per le Aso, ritengo sia controproducente istituire una direzione generale senza portafoglio”.