Cinque mesi per avere un responso definitivo sull’area Acetati. Giovedì sera nella Commissione Urbanistica-Ambiente l’assessore all’Ambiente Luigi Airoldi ha illustrato tempi e modalità delle analisi effettuate e da effettuare nel sottosuolo dell’ex stabilimento chimico di viale Azari, la cui attività è cessata a fine dell’anno scorso e che da metà 2011 è stato definitivamente dismesso. Nel mese di agosto la proprietà aveva consegnato una prima relazione che aveva riscontrato superamenti dei limiti di legge per alcuni punti di indagine. Seguendo le procedure, l’Ufficio Ambiente del Comune, organo competente per legge a seguire la pratica, ha avviato l’iter per l’adeguamento del Piano di caratterizzazione con lo scopo di giungere alla stesura del documento di analisi di rischio. «In parole semplici – spiega Airoldi – si effettueranno più prelievi e indagini approfondite per capire se il terreno è effettivamente contaminato, se sì in quale misura e se è necessario bonificarlo. Mi preme precisare che, in questa fase, non ci sono allarmi, né rischi per la salute. Esiste una procedura di legge alla quale ci atteniamo scrupolosamente e chiusa la quale avremo un responso definitivo, che potrebbe anche essere negativo e dal quale comunque si saprà se l’area dovrà essere bonificata». I campionamenti aggiuntivi che si svolgono in questi giorni è stato concordato avvengano in 43 punti mediante indagine con georadar. I punti sono stati individuati d’intesa con l’Arpa e la Provincia.