Dall’infanzia nelle Langhe alla vita di Resistenza, dalla decisione di abbracciare il sacerdozio al lavoro contro la fame, la povertà e l’emarginazione nel Terzo mondo fino all’organizzazione di incontri in Italia e all’estero sul tema della pace. Per rendere omaggio all’intensa e multiforme attività di don Aldo Benevelli, nato a Monforte d’Alba nel 1923, la Fondazione Bottari Lattes proietta il documentario Il Sottoscritto. Storia di un uomo libero, recentemente prodotto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e diretto da Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino. L’appuntamento è per giovedì 26 gennaio (ore 20,45) presso l’Auditorium della Fondazione Bottari Lattes (via Marconi, 16 – Monforte d’Alba) ed è a ingresso libero, fino a esaurimento dei posti. In sala, oltre al protagonista del documentario Aldo Benevelli, saranno presenti Caterina Bottari Lattes (presidente Fondazione Bottari Lattes), Ezio Falco (presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo), Adolfo Ivaldi (presidente Associazione Premio Bottari Lattes Grinzane) e i registi Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino.
Completato a novembre 2011, Il sottoscritto. Storia di un uomo libero (85’) racconta la vita del dinamico sacerdote monfortese attraverso le parole dello stesso protagonista, amico di Giorgio Bocca e Nuto Revelli, energico promotore di attività umane, sociali e culturali in tutto il mondo. Il documentario ricorda i giorni dell’infanzia a Monforte d’Alba e l’impegno come partigiano, giornalista, insegnante e animatore dei giovani; l´invenzione delle colonie estive e il contributo alla nascita della locale Caritas. Fino al lavoro in Francia, nelle periferie più marginali delle grandi città, e come missionario in diversi paesi Africani, per arginare i problemi legati alla povertà, alla fame, all’analfabetismo e alle malattie, e i convegni Parole tra i continenti, organizzati a Cuneo per ragionare intorno al concetto di pace con personalità culturali dall´Italia e dall´estero. Trasferitosi giovanissimo a Cuneo, appena ventenne Aldo Benevelli entra nella Resistenza come staffetta. Tradito da un compagno, viene torturato dai repubblichini. “Ho giocato la mia vita”. Così descrive il momento in cui è corso verso la libertà sfuggendo ai suoi carcerieri fascisti. Decide di entrare in seminario per diventare sacerdote, senza perdere lo spirito militante che lo spinge a farsi missionario. Nel 1964 fonda la Lvia, Associazione Internazionale di Volontari Laici, per lottare contro la fame, la povertà e l'emarginazione e per dare sviluppo sociale ed economico ai paesi del Terzo Mondo. L’associazione progetta e realizza interventi in campo alimentare, sanitario ed educativo, concentrandosi su progetti volti a fornire acqua potabile alle popolazioni che ne sono prive. Presente in dieci paesi africani, la Lvia ha aiutato a scavare circa un migliaio di pozzi e a installare oltre quattrocento sistemi di pompaggio. E attraverso la vita e la figura di don Benevelli, il documentario ripercorre oltre cinquant’anni di storia della provincia di Cuneo e dell’Italia. Una testimonianza da trasmettere alle nuove generazioni soprattutto per l’invito forte e diretto a un impegno di partecipazione e di fratellanza. Il film, infatti, fa parte del progetto MemoriaFutura lanciato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (www.fondazionecrc.it) nel 2010 per valorizzare la memoria storica del territorio e favorirne il trasferimento alle giovani generazioni.
Sandro Gastinelli (Cuneo, 1968) e Marzia Pellegrino (Cuneo, 1969) nel 1990 fondano Studiouno Produzioni Televisive e realizzano progetti di ricerca sul territorio. Nel 1996 sono gli autori di Parla de Kyè, video sulla fienagione nelle Alpi occidentali, premiato al Filmfestival Internazionale Montagna Esplorazione Avventura Città di Trento e al Festival International du Film Alpin di Les Diablerets, in Svizzera. Il film viene acquisito dalla Cineteca Nazionale del Club Alpino Italiano e dalla Rai-Valle d'Aosta, che ripete l'operazione con tutti i film successivi di Gastinelli e Pellegrino. Nel 1999 realizzano e coproducono con la Rai Mari, monti e… gettoni d'oro, un video di cinquantadue minuti sulla vita del montanaro Piero Tassone, attraverso la quale rivivono settant’anni di sogni e illusioni di una generazione. Nel 2000 realizzano Aiga d'en viage, storie d'acqua e di speranza, racconti di religiosità popolare nelle valli alpine del Cuneese sullo sfondo dell’alluvione del 1957. Del 2002 sono i video sulla pastorizia: Pastres de sambucanos, Retournar, Vall&Stura e Marlevar. Il 2003 è l'anno di Piròt, en fiét d'en bot, che racconta la vita dei bambini, tra passato e presente, in Valle Maira, attraverso le parole del vecchio Piròt. Nel 2004 concludono il cortometraggio Tuo per sempre e i due reportage-inchiesta Che soddisfazione e Porte aperte sul biologico. Tra i lavori più recenti si ricordano: Marghè Marghìer, viaggio tra i margari del Sud Piemonte (2005), un approfondito documentario sul popolo nomade delle Alpi Occidentali; Prezzemolo, Sensa Pile Sensa Curént Elètric e OSSignùr! La Montagna Assistita (2008); Cantòma Piàn, Ca Calo le Valànghe (2010) e A la Vita! (2010).
Info: Fondazione Bottari Lattes www.fondazionebottarilattes.it 0173.789282– segreteria@fondazionebottarilattes.it