Il Comune di Cuneo propone lunedì 13 febbraio un incontro sulla disabilità e la trasversalità dei diritti attraverso la proiezione del filmato “Il cammino di Marcella”, un lungo viaggio a piedi di milleseicento chilometri, nato da una promessa di una mamma, a seguito di un incidente stradale, che ha causato alla figlia Marcella una tetraparesi. L’incontro si terrà alle ore 17,30 presso la Sala Vinay di Palazzo San Giovanni (in via Roma, 4 a Cuneo), con l’obiettivo di fornire uno spunto di riflessione che permetta un diverso approccio alla disabilità da parte della popolazione cosiddetta “normodotata”, per raggiungere una visione meno pietistica di questa realtà. Il filmato verrà proiettato anche in un incontro rivolto alle scuole secondarie di primo e secondo grado, che si terrà sempre il 13 febbraio, alle ore 10,00, presso il Cinema Monviso. Agli incontri prenderanno parte Anna Rastello, 49 anni, di Torino, informatica, affidataria di 8 bambini, ideatrice del Cammino di Marcella e autrice dell’omonimo libro che racconta questo viaggio a piedi alla ricerca di un nuovo sguardo sulla disabilità, e Riccardo Carnovalini, 54 anni, di La Spezia, fotografo, da trent’anni ideatore di lunghi viaggi a piedi dai contenuti sociali e ambientali, regista del film documentario Il Cammino di Marcella. Il Cammino di Marcella
Ispirato ai principi della lentezza, della profondità e dell’inclusione sociale, il Cammino di Marcella è stato un lungo viaggio a piedi dedicato ai temi dell’handicap. Il progetto è nato da una promessa di Anna Rastello a seguito di un incidente d’auto che ha causato una tetraparesi alla figlia Marcella. Sono stati milleseicento chilometri di cammino nell’inverno e nella primavera 2011, tra Sarzana, in provincia di La Spezia, e il Col du Somport, un passo pirenaico al confine tra Francia e Spagna, passando per la costa ligure, Rossiglione (dov’è avvenuto l’incidente), Montpellier, Toulouse, Lourdes. Più di due milioni di passi per intervistare i rappresentanti delle pubbliche amministrazioni, i responsabili delle associazioni che si occupano di handicap e le persone disabili che hanno raggiunto una propria completa realizzazione nella vita di tutti i giorni anche grazie alla pratica di attività sportive, artistiche e culturali. Lo sport e l’arte sono stati i campi nei quali si è concentrata l’indagine condotta durante il Cammino di Marcella.