Fonti attendibili interne all'Università di Torino affermano che quest'anno le elezioni degli organi dell'Ateneo si svolgeranno frammentate in più turni: in primavera (maggio-giugno 2012) si dovrebbe votare per il rinnovo del Senato Accademico, in estate si dovrebbe votare per l'elezione del nuovo Rettore dell'Università di Torino e infine verso fine anno (ottobre-novembre 2012) si dovrebbe votare per tutti gli altri organi di rappresentanza degli studenti (Consigli di Facoltà, Consigli dei Corsi di Laurea, Edisu, Cus, ecc.).
Alla luce di queste fonti viene da porsi alcune semplici domande: tutti questi turni di elezioni, quanto verranno a costare? Non avrebbe molto più senso - vista l'attuale situazione di carenza di risorse dovute ai tagli - svolgere le elezioni del Senato Accademico e degli altri organi di rappresentanza degli studenti insieme in un'unico turno elettorale, come d'altronde si è sempre fatto?
Solo pochi giorni fa, durante l'inaugurazione dell'Anno Accademico 2012, sono riprese le polemiche sulle scarse risorse che l'Ateneo torinese ha ricevuto nell'ultimo anno dalle istituzioni (nazionali e locali) e adesso si viene a sapere che, per delle normali elezioni di rappresentanze universitarie, l'Ateneo potrebbe spendere decine di migliaia di euro inutilmente frammentando i turni elettorali.
Gioventù Universitaria intende opporsi, non per opportunismo ma per buon senso, a questa politica degli sprechi che - nonostante i tagli ingiusti dell'ultimo anno e la conseguente carenza di risorse - alla fine va solo a scapito degli studenti, perchè ogni spreco di risorse equivale ad un servizio in meno che gli studenti potrebbero ricevere.