
I Carabinieri della Compagnia di ALBA, di concerto con le direzioni scolastiche e didattiche presenti sul territorio albese, hanno terminato una serie di verifiche e controlli volti ad analizzare, prevenire e contrastare il fenomeno della DISPERSIONE SCOLASTICA. Le norme attualmente in vigore prevedono infatti, a partire dal 2006, l’obbligo dell’istruzione scolastica per i minori sino al compimento del sedicesimo anno di età, compreso quindi il biennio delle scuole superiori. Al termine dei controlli svolti dai Carabinieri è emerso che solo 9 studenti tra tutte le scuole dell’obbligo monitorate (percentuale molto esigua rispetto al numero totale degli studenti iscritti e che frequentano in modo regolare) - di cui 4 (3 ragazze ed un ragazzo) delle scuole medie di età compresa tra i 12 ed i 15 anni ed anche 5 alunni delle elementari (3 ragazze e 2 ragazzi) di età compresa tra i 7 ed i 10 anni – non frequentavano le lezioni ed avevano accumulato prolungati periodi di assenza non giustificati tanto da invalidare anche l’anno scolastico in corso 2011/2012. Dei 9 studenti che non frequentavano la scuola, 3 sono italiani, 2 tunisini, 2 marocchini ed uno di origine romena. I loro genitori, 15 persone in tutto (4 italiani, 2 dei quali già segnalati in passato per non aver mandato i figli a scuola mentre i restanti 11 sono stranieri), sono stati denunciati dai Carabinieri di ALBA alla locale Procura della Repubblica per la violazione penale di cui all’art. 731 c.p. (omissione di impartire l’istruzione obbligatoria ai propri figli), reato che prevede la sanzione del pagamento dell’ammenda. I militari hanno informato dei casi di dispersione scolastica accertati, a seguito delle verifiche compiute nelle scuole dell’obbligo (elementari – medie e biennio delle superiori), anche la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di TORINO, l’Ufficio Servizi Sociali del Comune di ALBA nonchè il Consorzio Socio Assistenziale ALBA-BRA-LANGHE e ROERO per i provvedimenti di loro competenza dal momento che potrebbero emergere all’interno delle famiglie a cui appartengono gli studenti situazioni di ulteriore degrado socio-familiare.