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13/04/2012Rete Italiana Cultura Popolare
 
Rete Italiana di Cultura Popolare presenta
 
LE CATTEDRE AMBULANTI DI CULTURA POPOLARE
 
Le Cattedre Ambulanti di Cultura Popolare Entracque Sabato 21 aprile 2012
 


La Provincia di Cuneo è stata, a suo tempo, tra i soci fondatori della Rete Italiana di Cultura Popolare e ha creduto fin dall'inizio in un progetto di diffusione dei patrimoni di cultura popolare che dalla Provincia di Cuneo si espanda verso il resto d'Italia. In quest'ottica si inserisce pienamente il progetto dell'Università Itinerante della Rete Italiana di Cultura Popolare che, con le Cattedre Ambulanti, coinvolge per primi alcuni Comuni della Provincia di Cuneo. Il 2012/2013 sarà il primo Anno Accademico di questa nuova Università Itinerante che coinvolgerà le Scuole e le Biblioteche del territorio e ci auguriamo che questa nuova iniziativa sia apprezzata dai cuneesi come idea di una memoria vivente.
I primi appuntamenti avranno luogo a Cortemilia, Bra e Castiglione Tinella, già nel mese di Dicembre 2011. A questi si seguiranno, nei primi mesi del 2012, Boves, Cervere, Entracque, Manta e Rocca de' Baldi cui speriamo si aggiungeranno molti altri nei mesi e anni a seguire.

Prof. Licia Viscusi
Assessore alla Cultura e Decentramento Universitario,
Istruzione e Formazione Professionale
Provincia di Cuneo


Premessa
Le “Cattedre Ambulanti di Cultura Popolare”, ideate dalla Rete Italiana di Cultura Popolare, hanno l'obbiettivo di far incontrare i Testimoni della Cultura Popolare, o i cosiddetti “Maestri Inconsapevoli”, con il pubblico, soprattutto quello dei giovani, per assistere a lezioni durante le quali il docente è per l'occasione un cantore di 92 anni, uno zampognaro di 73 o un coro dall'attività trentennale.
Si tratta di momenti che hanno un duplice valore: da un lato danno la possibilità ai giovani di conoscere o approfondire l'esperienza di questi Testimoni della tradizione; dall'altro sono opportunità che i Testimoni hanno per divulgare il proprio sapere, per passare appunto il testimone alle nuove generazioni.
Vere e proprie lezioni sulla tradizione, tenute dai loro depositari originari, espressioni di un territorio, di una storia sociale ed economica.
Le Cattedre rispondono all'esigenza dei molti giovani che stanno dimostrando un ritorno sincero verso e attività performative di rito e festa (vedi il fenomeno della Taranta o degli Occitani). L'obiettivo è quello di costituire una sorta di Università ambulante dove saranno gli stessi “Testimoni” a dar lezione della loro esperienza, di quei saperi tramandatisi oralmente che li rendono unici.
Il progetto dalla sua fondazione è organizzato per attestare il valore della presenza e dell'attività di protagonisti significativi che, in continuità di tradizione o in operazioni di riproposta, abbiano mantenuto vitali settori importante della cultura folklorica come il rito, il canto, la teatralità. La loro presentazione attiva un canale di comunicazione importante, efficace ed adeguato al tipo di socialità del presente.



Progetto
Il progetto, partito nel mese di Dicembre dalla Città di Torino e dalle province di Cuneo, Grosseto e Rieti si sta estendendo, partendo dal mese di gennaio e poi, più intensamente, nel 2012, a molte altre province d'Italia in un percorso che coinvolge comuni grandi e piccoli, scuole, associazioni e luoghi di ritrovo che ospiteranno queste speciali lezioni aperte a tutti.
Gli appuntamenti saranno organizzati secondo una serie di parametri che garantiscono la validità scientifica dei contenuti proposti ed è previsto un processo di documentazione della lezione, comprendente riprese audio/video e relazioni scritte, che permetterà di lasciare traccia dell'avvenuto scambio di conoscenze e, soprattutto, consentirà di rendere disponibile al vasto pubblico questo patrimonio di saperi e tradizioni. I materiali registrati a documentazione della Cattedra saranno infatti inseriti nell'Archivio Partecipato della Rete Italiana di Cultura Popolare, un nuovo spazio accessibile dal sito internet della Rete che si proporrà come archivio di tutti i contributi sulla cultura popolare che in molti anni di attività la Rete ha raccolto: dal lascito del fondo librario di linguistica e dialettologia del Prof. Tullio De Mauro alla possibilità di accedere ai numerosissimi archivi locali presenti sul territorio italiano e finora non fruibili in rete. L'accesso all'Archivio Partecipato sarà gratuito e possibile da ogni luogo (tramite una semplice iscrizione online), in modo da rendere veramente disponibile il sapere in esso contenuto a tutti coloro che vorranno approfondire le loro conoscenze in materia di cultura popolare: studenti, insegnanti, studiosi e semplici appassionati.



Il Programma

LA CULTURA POPOLARE NELL'ANFITEATRO MORENICO DI IVREA – I GIOCHI DEI BAMBINI

Sabato 21 Aprile
Ore 14.30 - 16.30, Piazza Giustizia e Libertà - Entracque (CN) – Ricordi e racconti: incontro – lezione “Il gioco con “poco”: giochi e giocattoli dei bambini degli anni '40 nell'Anfiteatro Morenico di Ivrea”.
In caso di pioggia l'attività si svolgerà presso il Salone Maria Josè, via A. Barale, 14 Entracque (CN)


Soggetti

LA CULTURA POPOLARE NELL'ANFITEATRO MORENICO DI IVREA – I GIOCHI DEI BAMBINI
Ferdinando Busca (classe 1942) è nato e cresciuto a Nomaglio, piccolo paese quasi all'imbocco della Valle d'Aosta. Terra non sempre facile, che nel corso del ‘900 ha conosciuto l'emigrazione e lo spopolamento. Nei suoi ricordi gli anni dell'infanzia però restano i giochi con gli altri bambini, fatti con oggetti e materiali di recupero ma non per questo meno appassionanti. Perché il gioco era anche esercizio di ingegno, un divertimento che iniziava con la costruzione del giocattolo e proseguiva nella condivisione con gli altri bambini. Il gioco è infatti il primo momento di socialità, la prima esperienza del “fare comunità”. Una prospettiva che troppo spesso è estranea ai giochi di oggi ma che rappresenta una delle principali valenza educative del gioco stesso.


In collaborazione con il Comune di Entracque

Per informazioni Rete Italiana di Cultura Popolare www.reteitalianaculturapopolare.org tel. 011 4338865 o scrivere a info@reteitalianaculturapopolare.org

Ufficio Stampa Rete Italiana di Cultura Popolare – Paola Garbarino 011 4338865 – 349 4196036 op@reteitalianaculturapopolare.org

 

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