
Un artigiano 35enne di ASTI è stato denunciato dai Carabinieri della Stazione di ALBA per i reati di truffa e false attestazioni a Pubblico Ufficiale. L’uomo, già con a carico precedenti penali specifici, nei mesi scorsi aveva acquistato un’auto di seconda mano da un elettricista 40enne albese che aveva conosciuto per via della sua attività lavorativa. L’auto usata l’aveva poi pagata con due assegni postdatati per complessivi 4 mila euro, cifra pattuita da ambo le parti. In quella circostanza l’artigiano di ASTI aveva anche pregato il venditore dell’auto di non porre subito all’incasso quei due assegni prima della data in essi indicata dal momento che aveva poca liquidità sul suo conto corrente in banca e l’elettricista raggirato così faceva cedendogli la sua auto dopo averne regolarizzato il passaggio di proprietà. La sorpresa per il venditore dell’auto è arrivata quando, recatosi alla data indicata dal compratore e riportata negli assegni presso la sua banca per versare quei due titoli di credito ricevuti in pagamento, il direttore di filiale gli rispondeva che quegli assegni risultavano non pagabili poichè denunciati smarriti ed appoggiati su un conto corrente già estinto.
L’elettricista albese a quel punto capiva di essere stato truffato e si recava in caserma per denunciare quanto gli era accaduto. I Carabinieri, una volta raccolta la denuncia ed acquisiti gli assegni, si sono poi messi subito al lavoro risalendo all’artigiano autore della truffa che, proprio qualche giorno prima della scadenza della data pattuita tra le parti per incassare quei due assegni, ne aveva falsamente denunciato lo smarrimento presso la Stazione Carabinieri del suo paese di residenza in provincia di ASTI per poi, qualche giorno dopo, chiudere il suo conto corrente bancario con il chiaro intento di non dar corso al pagamento dei 4 mila euro usando così quell’auto senza averla mai pagata. Evidentemente non è andato tutto per il verso giusto dal momento che i Carabinieri di ALBA gli hanno sequestrato l’auto denunciandolo all’Autorità Giudiziaria.