"La visita al Sermig è stata importantissima, segnando un pezzo importante della mia attività amministrativa". Con queste parole il sindaco di Bra, Bruna Sibille, ha introdotto Ernesto Olivero, il fondatore dell'Arsenale della pace, che ha raccontato sotto la Zizzola il suo costante impegno tra i poveri e gli emarginati. Lo ha fatto nel corso di un incontro che si è svolto ieri, martedì 18 aprile 2010, in palazzo municipale, dopo il saluto del presidente del consiglio comunale Fabio Bailo.
Ernesto Olivero ha raccontato come sia nato l'impegno di operare in prima battuta sulla città di Torino, coinvolgendo diciassette diverse etnie, e in seguito replicando l'esperienza in oltre settantatre nazioni del mondo. Con lo slogan "Il mondo si può cambiare", Olivero ha invitato i sindaci presenti a collaborare con la vasta rete di solidarietà che si è creata all'interno della sua organizzazione. Questo con l'obiettivo di coinvolgere i giovani, definiti da Olivero come gli esseri più poveri perché privati di valori dalla nostra società. Ernesto Olivero con il suo racconto ha attirato l'attenzione sulle diverse problematiche connesse all'immigrazione ed all'emarginazione, elencando le attività future del movimento, tra le quali la manifestazione organizzata a Torino per il prossimo autunno con lo scopo di coinvolgere, attraverso la musica, i più giovani. (ap)
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