L’assessore regionale alla Ricerca Massimo Giordano e il rettore del Politecnico di Torino Francesco Profumo si sono incontrati per porre le basi della collaborazione
Torino, 19 maggio 2010 - L’Assessore alla ricerca Massimo Giordano e il rettore del Politecnico di Torino Francesco Profumo si sono incontrati in Ateneo per avviare la collaborazione con il Politecnico e per iniziare a condividere e strutturare azioni nell’ambito della ricerca. L’Assessore ha visitato la Cittadella Politecnica, che ha apprezzato molto per essere un giusto compromesso fra un’università di stile anglosassone - in cui gli studenti vivono il campus universitario a 360 gradi - e un insediamento di ricerca e formazione integrato nella Città, patrimonio inestimabile di una università proiettata nel mondo.
I rapporti con l’Ateneo sono considerati strategici non solo per le competenze dell’Ateneo, riconosciute in ambito internazionale, ma anche per la capacità che il Politecnico di Torino ha dimostrato di avere nell’attrarre grandi centri di ricerca di importanti aziende e multinazionali come GM, con le quali opera in partenariato e che contribuiscono a incrementare la forza occupazionale del territorio. I settori da sviluppare e di comune interesse sono certamente le energie rinnovabili e quelle collegate alla sperimentazione sui motori ibridi. Il Politecnico di Torino sta infatti fortemente investendo nel settore sia nella ricerca sia nella formazione, quest’ultima grazie al corso di ingegneria dell’autoveicolo, unico nel panorama europeo che sta formando brillanti studenti i cui risultati sono anche apprezzabili a livello internazionale durante le competizioni a cui partecipano con prototipi da loro progettati: non ultimo quello del team Squadra corse che ha conquistato la formula Hybrid a Boston battendo 30 team universitari internazionali.
Fra gli obiettivi della giunta regionale vi è certamente quello di incrementare l’occupazione sul territorio e dunque particolare attenzione è stata prestata all’incubatore d’impresa I3P, presente in Cittadella Politecnica, in cui attualmente vi sono 42 delle oltre 120 aziende avviate dal 2000. Le start-up iniziano spesso come piccoli progetti innovativi ma in poco meno di tre anni riescono a crescere ed attirare poco alla volta finanziamenti e attenzione da parte di partner importanti fino a proporsi sul mercato in autonomia e in alcuni casi anche a farsi quotare in borsa.
Il rettore Francesco Profumo ha così commentato l’incontro di oggi: “Dalla ricerca e dall’innovazione dipende lo sviluppo del nostro territorio e noi possiamo contribuire a potenziare questo processo virtuoso. Sono certo che con la Regione ci sono i giusti presupposti per proseguire una proficua collaborazione centrata sullo sviluppo della ricerca, del trasferimento tecnologico e della formazione di qualità ed eccellenza, che ne sta alla base. Nel nostro Piano Strategico, varato nel 2007, abbiamo definito il nostro Ateneo un’università internazionale per il territorio. La nostra vocazione è infatti, proprio quella di essere fortemente radicati sul territorio, con il quale costruiamo sinergie e al quale offriamo servizi, ma proiettati in un’ottica internazionale, in cui siamo in grado di competere con le più importanti realtà europee e non. E’ indubbio che il sostegno della Regione, attraverso politiche mirate alla ricerca e alla formazione, non potrà che favorire e accelerare il processo di crescita del sistema universitario e di converso del nostro territorio”.
“Questo è solo il primo di numerosi incontri: per delineare le prossime strategie comuni è necessario un confronto serrato – ha dichiarato l’assessore alla Ricerca della Regione Piemonte Massimo Giordano – Siamo pronti ad accelerare sulla creazione d’impresa, l’incubatore del Politecnico, che ho visitato questa mattina, è un contenitore di talenti da valorizzare. L’idea dell’Ateneo a servizio del territorio, che riesce ad avere anche un profilo internazionale ricorda il modello leghista: forti radici proiettate nel mondo. Dobbiamo costruire nuovi progetti di ricerca e innovazione. Uno tra i primi che prenderemo in considerazione sarà quello sul litio per la produzione di batterie per auto elettriche: intendiamo sostenerlo in una fase di spin off iniziale perché è un buon esempio di alleanza tra imprese, istituzioni e università, dove la ricerca fa da protagonista”.
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