martedì, 8 marzo 20168 marzo: serata benefica al Museo del Carcere "Le Nuove".
8 marzo: serata benefica al museo del carcere "Le Nuove"
Arte e Cultura - Eventi Culturali |
20:00 |
Via Paolo Borsellino 3 |
DESCRIZIONE MANIFESTAZIONE
Spettacolo teatrale - emblematico lo scenario per la ricorrenza della festa della donna:
“8 marzo nell'ex Carcere ‘Le Nuove':
- Voci di dentro
- Voci di fuori
- Voci di libertà”
“Immagini, musica blues, quadri, poesia, testimonianze, vissuti, riflessioni emozioni e sentimenti di libertà che promanano – intensi e inarrestabili - nella cornice storica ed evocativa dell'ex Casa circondariale.”
Lo spettacolo –inizio ore 20,00, consigliabile prenotazione (Laura 3405782335), ingresso da via Paolo Borsellino 3, Torino-, curato dalle Associazioni “Nessun Uomo è un'isola”, “La Brezza”, “È ORA”, “Soluzioni artistiche”, ”Gruope Espoir Congo”, “Folsom Brothers”, ha in programma:
- Al 3° Braccio dal 05/03 al 13/03/2016 mostra di quadri dell'artista Laura Tronnolone: le tele ritraggono e testimoniano la tenacia indomabile delle donne nella denuncia della violazione dei diritti, nella custodia e nella difesa della vita;
- Interventi e testimonianze: Patrizia Saccà, disabile, campionessa italiana tennis tavolo; Ornella Giordano, poetessa, autrice di “Poesie su un fazzoletto”; Marie Jeanne Balagizi, proveniente da sud del Congo, renderà testimonianza della brutalità, gratuita e continuativa, inflitta alle donne; Chanel, operatrice volontaria in carcere, darà voce alle donne in detenzione; Alessandro e Gian Piero, rappresentano la colonna sonora (voce, tastiera, chitarra e armonica) durante la serata.
Obiettivi dichiarati:
- Contribuire all'affermazione dell'autocoscienza per non dimenticare (= non solo conservare memoria, ma ricostruire, rielaborare, attualizzare sensi e contesti);
- Ricomporre la coscienza (verità e conoscenza responsabile ed etica) della funzione, del ruolo, delle potenzialità, e dell'affermazione, riconoscimento e pratica dei doveri, dei diritti, della pari dignità sociale di tutti i cittadini;
- Riflettere su cosa ha perso l'umanità con l'ostracismo –nell'arte, letteratura, filosofia, etica, scienza, politica, tecnica – e con la segregazione della donna in millenni di storia;
- Raccogliere fondi da devolvere a favore dell'Ass. “Groupe Espoir Congo” con l'intento di contribuire a creare condizioni di integrazione e sviluppo lavorativo autonomo di 21 ragazze diventate madri dopo aver subito violenza;
- Sollecitare interazione tra testimoni e pubblico: lo spettatore sarà coinvolto sia attraverso il dibattito che attraverso la formulazione di un messaggio da trascrivere su una piuma donata dalle donne in detenzione, da restituire e da mettere in circolazione.