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sabato, 14 maggio 2016

#wARTrasformation Arti che "fanno" pace

wARTrasformation | Arti che "fanno" pace | I workshop a iscrizione

Tipo eventoArte e Cultura - Eventi Culturali
Ora09:00
LuogoCentro Studi Sereno Regis | via Garibaldi, 13 - Torino
InfoSABATO 14 MAGGIO – L'arte in azione!

...workshop e laboratori gratuiti a iscrizione.
Qui il link al modulo da compilare
per dare la propria adesione (http://goo.gl/forms/VKZgVwVocO)

Sala Gandhi

9.00-13.00

Costruire Bellezza: Intrecci – workshop
Dare nuova vita a una sedia. Restaurarla con le tecniche dell’intreccio tradizionale e l’uso di materiali contemporanei. Farlo insieme, toccando il senso della trasformazione. A condurre il workshop il team di Costruire Bellezza, laboratorio interdisciplinare permanente orientato all'inclusione sociale attraverso processi partecipativi e linguaggi creativi. -

14.00-16.00

Elisa Dalmasso: La coperta del perdono – workshop dedicato ai bambini dai 6 ai 10 anni
Che cos’è “La Coperta del Perdono”: Ricordate? La storia di Pinocchio è costellata di litigi e scaramucce, ma chi non litiga? Proponiamo un modo nuovo per affrontare i bisticci: la mediazione tra pari. Il conflitto alle volte è utile, impariamo a gestirlo, dando voce a tutte le emozioni in gioco. Diventiamo esperti di empatia e ascolto attivo, proprio quello che viene a mancare negli episodi di bullismo in classe. Con la stoffa decoriamo tanti pezzi colorati che andranno a comporre la grande “Coperta del Perdono”, ogni volta che avverrà una lite, si tenterà la strada della mediazione tra pari, e si cuciranno insieme i pezzi per sancire la riconciliazione avvenuta. Il perdono è una coperta che scalda i cuori!

16.00-18.00

Aristide Donadio, Enrico Beniamiano De Notaris "L'elaborazione nonviolenta dei conflitti attraverso l'uso strategico delle arti: il teatro". Presentazione del libro "Danzare tra le fauci del drago.
Il potere del teatro per la trasformazione nonviolenta dei conflitti" L'arte teatrale rappresenta una delle metodologie più formidabili ed efficaci, sin dai tempi dell'antichità, per muovere e-mozioni e coscienze, per decostruire il conflitto e l'oppressione in tutte le sue manifestazioni e in tutte le culture, a partire dalla nostra, quella del capitalismo. L'uso del teatro-terapia con i malati psichiatrici. - Tavola rotonda

Sala Luca Magosso

9.00-11.00

Dario Cambiano: “Gli occhiali di Gandhi”, sperimentare una visione dei film nonviolenta – workshop
Il cinema è un contenitore dentro cui si possono mettere valori o disvalori non dimentichiamo mai la doppia valenza dei film: divertimento e consapevolezza. Nel testo letterario tutti stanno alle parole del narratore, ciò che si vede è ciò che il narratore evoca . Nei film tutto quello che si vede “dietro” la scena è dato per scontato, e lì spesso si annida la comunicazione meno corretta. Ma anche nella scena vera e propria c'è molto contenuto da analizzare...

11.00-13.00

Maria Antonietta Malleo: “Il graffitismo ad Atene come modalità del discorso democratico”- lectio magistralis Verrà analizzato il ruolo assunto dalla Street Art nei processi di democratizzazione dello spazio pubblico in Egitto e in Tunisia a partire dalla Primavera araba, dove la critica dei regimi attraverso una visualità antagonista ha mostrato alternative dell'immaginazione e consapevolezze condivise relative alla nonviolenza, ai diritti umani e delle donne, alla convivenza interreligiosa, decisive per la costruzione di nuove identità democratiche. Attraverso una documentazione fotografica si comprenderà come ad Atene le pratiche decostruttive del graffitismo stanno imponendosi come principali modalità del discorso democratico con la trasformazione dell’odierno paesaggio visivo urbano in un territorio critico ed aperto.

14.00-16.00

Geltrude Bica: “Visual Thinking”, un'introduzione – workshop
Come il disegno può facilitare la conflittualità interpersonale nei gruppi e facilitare i problemi (visual vocabolary, doodles and info graphics), come una matita, pennarelli colorati e un pensiero visuale possono facilitare le discussioni all'interno dei gruppi, promuovere l'inclusione la partecipazione e trasformare i conflitti interpersonali in un gruppo.

Sala Gabriella Poli

9.00-11.00

Marta Di Giulio: ANTIGONE, per raccontare storie... con critica e leggerezza
Le due ore di laboratorio sono un assaggio ad un workshop intero per comprendere cos’è il teatro d’oggetti e come può essere utilizzato per raccontare delle storie. Un percorso per star bene, per riscoprire se stessi e gli altri in un luogo privo di giudizi che facilita l’espressività creativa. Si partirà da una presentazione per poi utilizzare gli oggetti attraverso delle improvvisazioni teatrali che condurranno verso la creazione di quadri narrativi. Il tema è Antigone e da qui si parte per poter dare la possibilità ad ogni persona di esprimersi attraverso la creazione di una piccola drammaturgia, originale e affascinante. Il lavoro sarà documentato. Destinato a tutti coloro che vogliono fare un percorso di crescita personale, per divertirsi a raccontare storie importanti attraverso oggetti inanimati.
DA PORTARE: Abbigliamento comodo, si consiglia la lettura Antigone di Sofocle" (e per chi non l'ha letta si farà un sunto dell'opera), 5 oggetti di varia natura dentro un sacchetto/busta/borsa non trasparente più due oggetti che rappresentano, a proprio parere, l’opera o i personaggi di Antigone.

11.00-13.00

Nikolai Kazantsev: Musica per intessere relazioni fra gruppi in conflitto
Non è necessario saper suonare uno strumento, basta amare il ritmo e battere le mani! La musica può essere uno strumento di trasformazione dei conflitti? Si sperimenteranno diverse tecniche per raccogliere l'attenzione anche in contesti emergenziali o di degrado come campi profughi, come costruire un'atmosfera rilassata e come organizzare training per sviluppare la resilienza e ridurre il trauma utilizzando il potere della musica. workshop rivolto ad attivisti ed operatori sociali.

14.00-18.00

Clown Army. Siete pronti all'azione?
Usare la clownerie come azione diretta nonviolenta e con un forte messaggio antimilitarista

18.00-19.00

Lo sapevano tutti
"Lo sapevano tutti" è uno spettacolo-laboratorio nato dal bisogno di esplorare un tema, quello del femminicidio, impostosi con violenza ai tristi onori della cronaca. Attraverso la collaborazione con la prima generazione di Spazio Donne, si è deciso di creare questa performance di monologhi tratti liberamente dal libro “Ferite a morte” di Serena Dandini, ispirato a reali fatti di cronaca, in cui le donne decedute raccontano la propria storia. E' uno spettacolo sempre in mutamento, con collaboratori ogni volta diversi che con la loro unicità contribuiscono a migliorare e a rendere sempre più ricco il nostro spettacolo. Attraverso le parole della Dandini, dure, scioccanti e profondamente autentiche, il nostro scopo è quello lasciare agli spettatori il desiderio di approfondire alcune tematiche e soprattutto di riflettere su realtà che, purtroppo, se per noi esistono solo sotto le luci di un palcoscenico per molte donne costituiscono una schiacciante quotidianità. Perché davvero, sempre, lo sappiano tutti e nessuno resti a guardare.
Attrici e registe: Stefania Macchiafava, Vittoria Capirossi, Maria Pia De Angelis, Cecilia Roselli, Cinzia Gallotti, Selene Grano,Valentina Lannunziata, Federica Sussio, Eleonora Biscola, Marta Robustelli, Erica Leila Ahngar Fabrik, Irene Bracco e Simonetta Scaccabarozzi Sola
Collaboratori esterni: Jasmine Deza e Arianna Falciola (assoli di danza) e Riccardo Ricci (produzione musicale)

Sala ex-Banca Etica (piano terra, primo cortile)

14.00-18.00

Atti O Scene in luogo pubblico: Dal muro al ponte, laboratorio teatrale per la trasformazione creativa delle barriere
Attraverso un percorso esperienziale con l’utilizzo di tecniche teatrali proveremo a gettare un’occhiata dentro di noi per capire come e se sia possibile superare le barriere soggettive e oggettive che ci tengono chiusi e vincolati a schemi prestabiliti di azione – reazione. La sorpresa e le possibilità aperte da una reazione inaspettata, la ricerca di porte nel muro delle convenzioni. L’assumere un ruolo sociale, con le responsabilità ed i condizionamenti che esso comporta, sono alcune delle suggestioni che verranno affrontate nel laboratorio. Uno spazio dedicato alla ricerca delle catene che ci abitano e che spesso ci fanno dire “non si può”, rinunciando a immaginare una via nuova. Con la partecipazione di Marco Scarnera.

RELATORI, FORMATORI, ARTISTI E... COSTRUTTORI DI PACE

Cristian Campagnaro, architetto e dottore di ricerca in design, è ricercatore universitario e docente presso il corso di laurea in Design e Comunicazione Visiva del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino.
Valentina Porcellana, PhD in Antropologia della Complessità, è ricercatrice presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi di Torino dove insegna Antropologia medica e Antropologia culturale. Dal 2009 si occupa, insieme a Cristian Campagnaro del Politecnico di Torino, di esclusione sociale e homelessness in contesti urbani
Giulio Ceste è laureato in Design al Politecnico di Torino, specializzato in co-design e processi partecipativi. Si interessa di dinamiche di attivazione di territorio e di comunità. Dal 2014 collabora come tutor al Laboratorio "Costruire Bellezza".
Ada Peiretti è laureata Al Politecnico con una tesi in design strategico, si occupa di sistemi complessi attraverso gli stumenti del deisgn grafico e dell'illustrazione. Collabora in qualità di tutor con il Laboratorio "Costruire Bellezza".
Nicolò Di Prima è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. Si sta specializzando in design anthropology. Dal 2014 collabora come tutor al Laboratorio "Costruire Bellezza".

Ahmad Al-Khalil, videomaker, regista, sceneggiatore e fotografo, palestinese e richiedente asilo. Partendo da un campo profughi del Libano la scorsa estate ha attraversato le cosiddette rotte balcaniche con un gruppo di giovani amici. ll materiale video e fotografico da lui raccolto durante questo difficile percorso è diventato la base del progetto Impronte Digitali e l'esposizione fotografica Sguardi di un palestinese in esilio.
Marta Belotti, fotogiornalista freelance, educatrice per il Centro Studi Sereno Regis si interessa del fenomeno migratorio, coordinatrice del progetto “Impronte Digitali”.
Marco Alpozzi, fotogiornalista Torinese, è entrato nel mondo della fotografia collaborando con l’ufficio stampa della Croce Rossa Italiana. Nel 2009 all’Aquila documenta i soccorsi alla popolazione colpita dal terremoto. Due anni dopo vola in Tunisia, tra i profughi che cercano scampo in Europa. Poi è a Lampedusa, tra le migliaia di persone sbarcate in fuga da guerre, carestie, persecuzioni. Embedded in Afghanistan con l’Esercito italiano, nel 2012 segue la missione Isaf negli avamposti Bala Baluk e Shindand. Nel 2015 realizza in Ucraina un reportage sul conflitto nel Donbass, a un anno dalla rivoluzione di Maidan, a Kiev. Attualmente sta seguendo l’emergenza profughi ai confini della «fortezza Europa», la crisi umanitaria più grave degli ultimi decenni. Freelance, dal 2012 collabora con l’agenzia fotogiornalistica LaPresse per cui copre l’attualità – italiana ed estera – e gli eventi sportivi.

Aristide Donadio è psico-sociologo e docente di scienze umane nei licei statali di Napoli; da molti anni è attivista di Amnesty Inetrnational, dove ha ricoperto l'incarico di commissario nazionale per l'Educazione ai Diritti Umani. Si occupa di marginalità e formazione ed è autore di diverse pubblicazioni.
Enrico Beniamino De Notaris: ex docente universitario alla Federico II, ex psichiatra al II Policlinico di Napoli, membro dell'associazione "Sergio Piro" di Napoli, membro dell'Osservatorio Campano sulla salute mentale e autore di diversi saggi sull'antipsichiatria.

Nikolai Kazantsev è un operatore sociale russo. Si occupa di diplomazia popolare, dialogo interculturale, trasformazione dei conflitti. Ha coordinato il Euro-BRICS Young Leaders
>> Summit in Helsinki e ha fatto decine di interventi nell'ambito di convegni, seminari ed eventi internazionali su tematiche legate al peacebuilding.

Dario Cambiano Educatore. Laurea in scienze della comunicazione. Inizia il suo percorso di educatore nel manicomio di Collegno, passando poi al carcere minorile Ferrante Aporti. Per vent’anni lavora nelle televisioni locali e nazionali, fino a divenire regista. Da tre anni torna a essere educatore nei convitti statali. Si occupa di cinema e musica e coordina la parte cinematografica del nostro Centro Studi. Crede che la vita sia bellissima. E cerca di convincerne gli altri.

Maria Antonietta Malleo insegna Storia dell’arte contemporanea e Storia e metodologia della critica d’arte all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Dottore di ricerca in Design, arti figurative e applicate (Politecnico di Milano) e specialista in Storia dell’arte moderna (Università “La Sapienza”, Roma), si è specializzata anche in Estetica, poetica e teoria della critica all’Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli. Ha insegnato presso l’Università di Palermo e tenuto seminari e conferenze in Europa, in Nord Africa e negli Stati Uniti. I suoi campi di ricerca includono il Mediterraneo, i rapporti tra arte e nonviolenza, la cultura visuale, con studi e pubblicazioni dalla spazialità barocca alla Street art e al cinema. Rappresentante dell’International Fellowship of Reconciliation all’ UNESCO, è impegnata per la promozione della diversità culturale e della cultura della pace.

Arte Migrante Il gruppo ARTE MIGRANTE è nato prima a Latina, poi a Bologna e ora anche a Torino. E’ costituito da persone provenienti da diverse nazionalità e condizioni sociali. Perseguiamo lo scopo di promuovere l’intercultura e l’inclusione sociale e contrastare l’indifferenza e il razzismo ancora molto diffusi nella nostra società. Siamo studenti, lavoratori, senza dimora e migranti da diverse parti d’Italia e del mondo che si incontrano e realizzano spettacoli per condividere delle attività artistiche(musica, poesia, teatro, pittura, fotografia, ecc…) , culturali e umane.
Il gruppo di Torino è nato grazie alla collaborazione dell'Associazione LVIA (www.lvia.it) e alla partecipazione di Prati-care Onlus (la cui presidente è la Prof.ssa Fantauzzi)

Geltrude Bica, laureanda in architettura e progettista partecipativa per il Centro Studi Sereno Regis. "Importata" a Torino dalla Sicilia, ha approfondito in un training internazionale in Armenia alcune tecniche della Visual Thinking.

Gruppo Antigoni, costituito nell’ambito del progetto Irenea del Centro Studi Sereno Regis per approfondire la figura di Antigone in quanto intersezione fra la sperimentazione artistica e la ricerca per la pace, in relazione a tematiche specifiche come la nonviolenza, il rapporto fra morale e politica, i conflitti generati dal potere, la resistenza alla guerra, l’obiezione di coscienza, la disobbedienza civile, la reciprocità tra donne e uomini. La finalità dell’itinerario formativo consiste innanzitutto in una riscoperta del personaggio per appropriarsi con protagonismo dei suoi inesauribili significati in un processo di maturazione personale e di crescita collettiva. Uno degli intenti è di organizzare laboratori destinati a valorizzare le doti intellettuali ed estetiche delle persone più giovani. Insieme ad altri, sono membri del gruppo Antigoni: Andrea Atzeni, Paola Parini, Marta Di Giulio, Marco Scarnera.
Paola Parini e Andrea Atzeni fanno parte della compagnia AOS – Atti O Scene in luogo pubblico. Si sono diplomati al “Centro di Formazione per le Arti della Scena Teatranzartedrama” nel 2009 ed hanno continuato a formarsi con, tra gli altri, ODS (Doppiaggio), Luca Busnengo, Tony Mazzara, Denny Lemmo (Metodo Strassberg – Meissner) Mamadou Dioume, Paola Tortora, Ang Gey Pin, (Grotowski), Luca Campanella, Daniele Ninnarello, Maria Cristina Fontanelle, Francesca Cinalli (danza contemporanea e metodo Feldenkrais), Gerardo Mele, Marco Intraia (danza sensibile) Sara Venturino e Andrea Fardella (canto). Oltre all’attività teatrale, Paola è psicoterapeuta e Andrea ricercatore universitario.
Marta Di Giulio, attrice, regista, drammaturga di spettacoli teatrali con l’utilizzo del teatro di figura. Formatrice in ambito artistico e salute per produrre benessere.
Marco Scarnera, socio del Centro Studi Sereno Regis, del quale dal 2013 è stato referente per il progetto Irenea, dedicato al rapporto fra arte, pace e nonviolenza, organizzando e seguendo fra l'altro laboratori teatrali, una mostra d'arti figurative, il gruppo Antigoni, Super 60, seminari di estetica nonviolenta. Per il gruppo di Educazione alla Pace del CSSR cura i laboratori di reciprocità tra femminile e maschile chiamati il ponte d'Irene.

Lo Spazio Donne è un gruppo di donne appartenente alla Cascina Roccafranca, centro culturale polivalente inaugurato nel 2007, che si propone di essere un punto d'incontro e di discussione, un luogo in cui confrontarsi, riflettere e dibattere su questioni riguardanti la figura femminile e le sfide e le opportunità di cui è ricca nella società odierna. Lo scorso anno è nata l'esigenza di creare un gruppo di ragazze più giovani, soprannominate Piccole Donne, studentesse universitarie che hanno sentito la necessità di esplorare la questione femminile dal punto di vista della generazione che si affaccia oggi all'età adulta, attraverso la creazione di eventi culturali come spettacoli teatrali, letture sceniche, cineforum, seminari e via dicendo coinvolgendo anche gli istituti medi superiori. E' uno spazio di volontarie, unite dalla voglia di far valere le proprie opinioni ed i propri diritti. E' un gruppo flessibile sempre pronto ad accogliere ragazze e ragazzi che vogliano inserirsi e condividere insieme le stesse passioni e lottare per le stesse idee.

 

 

DESCRIZIONE MANIFESTAZIONE

 

L'arte può contribuire concretamente alla riduzione della violenza diretta, culturale e strutturale?

Questa è la domanda che si porrà venerdì 13 maggio a partire dalle ore 16 e sabato 14 maggio a partire dalle ore 9, presso gli spazi del Centro Studi Sereno Regis in via Garibaldi 13 a Torino con ingresso libero e gratuito, facendo salire sul palcoscenico esperti, operatori di pace, artisti, musicisti, attori, educatori e …clown, nazionali e internazionali, che fanno dell'arte e dell'espressione artistica una modalità proattiva e creativa di costruzione quotidiana di un mondo di pace.

#wARTransformation è strutturato in due momenti, il venerdì a ingresso libero e il sabato con iscrizione gratuita ai laboratori e workshop tematici. Tutte le attività sono categorizzate secondo le modalità con cui l'arte si relaziona con il conflitto, in modo tale che il pubblico possa orientarsi e seguire facilmente anche un solo filone specifico. Maggiori informazioni sul sito e su Facebook, mentre le iscrizioni ai workshop del sabato si effettuano mediante compilazione del l'apposito modulo on-line (http://goo.gl/forms/VKZgVwVocO).

“A partire dal 2007 il Centro Studi Sereno Regis ha tentato di approfondire la relazione che intercorre fra arte e nonviolenza”, - dichiara Angela Dogliotti, presidente del Centro Studi Sereno Regis, - “e se la nonviolenza rappresenta l'azione per la trasformazione del conflitto caratterizzata dalla ricerca creativa delle soluzioni, allora l'arte deve esere presa in considerazione fra i possibili ambiti di azione per contrastare la violenza e trasformare i conflitti, come azione nonviolenta vera e propria”.

Continua Ilaria Zomer, responsabile delle attività educative del centro: “L'evento mira a costruire uno spazio di incontro culturale e artistico per divulgare e sensibilizzare alla trasformazione nonviolenta dei conflitti quotidiani, invisibili ma anche su ampia scala e militarizzati, attraverso il mezzo artistico, mostrare che non solo è possibile ma che molti già la praticano con risultati straordinari”.

 

 

 

PROGRAMMA MANIFESTAZIONE

 

 

 



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