In queste ultime settimane abbiamo appreso con viva preoccupazione che nell'ambito del riordino degli Uffici giudiziari italiani, ben 3 Tribunali su quattro in provincia di Cuneo corrono il serio rischio di essere soppressi, compresi quelli di Alba e di Mondovì. In questi mesi, abbiamo più volte ribadito la nostra contrarietà ad un progetto di riforma che andrà a sopprimere centinaia di sedi giudiziarie (principali e staccate) in tutta Italia, nel nome di un risparmio economico tutto da valutare, ma con la certezza che un servizio importante come la giustizia verrà fisicamente allontanato da tanti territori del nostro Paese.
Abbiamo anche più volte ribadito l'importanza per il tessuto economico e sociale dei Tribunali delle nostre città, Alba e Mondovì, ed i disagi che avrebbero cittadini ed imprese se in una provincia estesa come la nostra sopravvivesse solo ed esclusivamente il Tribunale di Cuneo. Come Sindaci di Alba e Mondovì abbiamo lavorato, unitamente alle istituzioni politiche, sociali ed economiche e agli ordini forensi, per la salvaguardia dei rispettivi Uffici giudiziari. Recentemente è stata proposta l'ipotesi di creazione di un unico "Tribunale riunito", con il mantenimento delle due attuali sedi giudiziarie di Alba e Mondovì. Nell’ambito della riforma, si tratterebbe di un secondo “polo giudiziario provinciale”, teso a migliorare l’efficienza e la vicinanza ai cittadini della giustizia. Se tale soluzione rappresentasse l'unico modo per scongiurare la chiusura tout court dei Tribunali di Alba e Mondovì, non mancheremmo di sostenerla nell'interesse primario delle comunità che amministriamo.