Una discussione articolata e costruttiva ha caratterizzato la seduta aperta del Consiglio Comunale convocato ieri sera per esaminare gli effetti della riforma Gelmini sulla rete scolastica novese.
Sia da parte dell’Amministrazione comunale che dalla direzione scolastica, provinciale e locale, è giunto un chiaro segnale di voler compiere ogni sforzo possibile per venire incontro alle esigenze delle famiglie.
In apertura, la relazione dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Felicia Broda ha evidenziato come la situazione creatasi è da mettere in relazione con la diminuzione dei fondi assegnati dal Governo alle autonomie scolastiche e al taglio dei docenti e del personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) della scuola.
I genitori, dal canto loro, lamentano la scarsa chiarezza ed informazione sulla decisione, presa dal collegio dei docenti della scuola media Doria-Boccardo, di adottare, per il prossimo anno scolastico, l'orario di lezione basato sulle 30 ore settimanali per 6 giorni, compreso il sabato, che non prevede i rientri pomeridiani e quindi neanche il servizio mensa.
Alla riunione era presente il preside dell’istituto scolastico, Paolo Modena, il quale ha spiegato che la decisione è stata presa dopo che la maggioranza dei genitori si è espressa a favore delle 30 ore settimanali. Nella lettera inviata alle famiglie – ha precisato Modena – si era specificato che eventuali attività pomeridiane sarebbero state proposte in base alle risorse disponibili nel fondo d’istituto. Questa possibilità –ha sottolineato il dirigente scolastico – rimane in piedi in quanto il Comune ha sempre manifestato disponibilità a offrire il proprio aiuto.
Un’altra apertura alle richieste dei genitori è giunta dal provveditore agli studi di Alessandria, Paola d'Ales¬sandro, la quale si è detta disponibile a valutare, nei limiti imposti dalla situazione, eventuali proposte in questo senso.
Tra i vari argomenti, si è parlato, inoltre, dell’accorpamento degli istituti Boccardo e Ciampini. Anche in questo caso il Comune e la Provincia di Alessandria, rappresentata dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Massimo Barbadoro, si sono detti disponibili a trovare insieme le soluzioni per una migliore razionalizzazione dell’edificio.
La riunione si è conclusa con l’intervento del Sindaco, Lorenzo Robbiano, che ha esordito sottolineando l’importanza di aver convocato una seduta aperta del Consiglio Comunale per discutere di un tema di grande interesse per la città: «E’ un nostro preciso dovere ascoltare i cittadini, quando si parla di scuola e del futuro dei nostri ragazzi. Il problema – ha sottolineato il Sindaco – è che è in atto un disegno per smantellare la scuola a tempo pieno: il vero obiettivo della riforma Gelmini, infatti, è quello di tagliare otto miliardi di euro senza preoccuparsi delle conseguenze sulle proposte formative, senza contare che altre riduzioni sono previste nella nuova Finanziaria. In questi anni il Governo ha già effettuato tagli significativi alla finanza locale, tagli che saranno ancora più pesanti se la manovra non verrà corretta. Solo per il nostro Comune, ciò significa una riduzione di trasferimenti statali pari a 660 mila euro nel 2011 e 1.100.000 euro nel 2012. Nonostante queste difficoltà, siamo pronti a fare la nostra parte per assicurare la mensa scolastica, che a Novi non è mai stato un servizio assistenziale ma un vero e proprio momento didattico. Sono convinto che l’assemblea di questa sera – ha concluso Robbiano – si dimostrerà utile e siamo disponibili ad incontrare i genitori e i rappresentanti del mondo della scuola per risolvere la situazione. Tutti dobbiamo impegnarci in questo tentativo perché operare a favore della cultura e dell’istruzione non rappresenta un lusso, ma un investimento per il futuro».
|