Venerdì 5 aprile alle ore 21.00 il circolo ARCI Officine Corsare e l'associazione SUR – Società Umane Resistenti vi invitano alla serata “Crisi globale: educazione, economia e legami comunitari nelle pratiche del buen vivir”, con la partecipazione di Gustavo Esteva.
Il Messico è caratterizzato da una situazione sociale, politica ed economica molto difficile. In molti degli Stati Federali che lo compongono, e non solo più nel Nord prossimo agli Stati Uniti, è in corso la cosiddetta “guerra al narcotraffico”, che ha visto una progressiva militarizzazione della società messicana e la conseguente diffusione di sistematiche e pesantissime violazioni dei più elementari diritti umani. Si può dire che, attualmente, in Messico è fortemente in discussione la permanenza di uno Stato di Diritto. Responsabili di questa situazione non solo i gruppi armati del narcotraffico ma anche le forze militari dello Stato, sono infatti diffusissimi i fenomeni di corruzione e di coinvolgimento diretto con il narcotraffico di molti settori delle Istituzioni. Qualcuno si spinge a parlare di “stato mafioso”.
A ciò si aggiungono i fenomeni di progressivo impoverimento, diretta conseguenza degli accordi di libero commercio principalmente con gli Stati Uniti e di costruzione di devastanti infrastrutture funzionali agli interessi del Nord (Nafta e Plan Puebla-Panama). Tutto ciò porta all'espansione sempre maggiore del fenomeno migratorio verso gli USA, gestito in gran parte dalle organizzazioni criminali, che si scontra con le politiche anti-immigrati rafforzatesi anche sotto le presidenze Obama.
Parallelamente fiorisce la tratta di esseri umani che, col Messico, investe tutto il Centro America.
Tuttavia, e forse anche a causa di tutto questo orrore, il popolo messicano ha saputo reagire in maniera estremamente radicale. Sul territorio messicano troviamo le esperienze di costruzione di alternative più avanzate e consolidate, tra cui non possiamo non menzionare la lotta degli zapatisti che da alcuni anni hanno dato vita ai municipi autonomi, costruendo una forma di buon-governo basato sul servizio e sull'annullamento delle relazioni di potere, oltre ad un sistema di educazione e di salute autonomi.
Tra le esperienze più significative quella delle Universidad de la Tierra, vere e proprie università autogestite legate alle specificità territoriali. Qui la critica di Ivan Illich all'insegnamento istituzionalizzato e l'apprendimento in un clima di amicizia e libertà hanno trovato una brillante concretizzazione.
Ne parliamo con Gustavo Esteva, attivista sociale ed “intellettuale de-professionalizzato”. Cofondatore della Universidad de la Tierra di Oaxaca, cultore del pensiero di Ivan Illich di cui fu amico e collaboratore, consulente dell'EZLN nella stesura degli Accordi di San Andrés, partecipante nel 2006 all'esperienza dell'Assemblea Popolare dei popoli di Oaxaca.
Esteva, dopo aver occupato posizioni importanti sia all'interno di imprese private che nel Governo, giunse alla conclusione che la soluzione dei problemi della gente possa essere trovata solo a partire dalla gente stessa e si mise quindi al suo servizio.
Egli ha un particolare interesse ad accrescere la coscienza pubblica sugli effetti delle politiche sociali nella vita delle fasce più povere della popolazione, riportando la sua esperienza iniziata nelle comunità zapatiste, alle periferie urbane.
Rifiuta la terminologia dello sviluppo in tutte le sue forme, considerandole interamente distruttive dei processi umani attraverso i quali la gente comune si impegna a ricostruire la Comunità come espressione creativa della propria cultura e delle proprie aspirazioni, ritenendo necessario un processo di deomologazione e gli strumenti del “pluralismo radicale” che valorizza e nutre la diversità culturale identitaria e rende possibili molti percorsi diversi per la realizzazione delle aspirazioni.
Aggiungiamo un tassello al mosaico che da tempo costruiamo e sosteniamo, fatto di interventi teorici, resistenze ed esperienze tra le più varie, per imparare attraverso le voci dei nostri interlocutori, a ricostruire un tessuto sociale resistente e in grado di portare un'alternativa reale e concreta ai modelli di sviluppo ai quali ci hanno abituati.
Per maggiori informazioni: www.surnet.it
Ingresso libero riservato ai soci ARCI.
--
UFFICIO STAMPA OFFICINE CORSARE
via Pallavicino 35, 10153 Torino (TO)
Mail: ufficiostampa.officinecorsare@gmail.com
Web: www.officinecorsare.org
Serena Abrignani: +39.346.3081302