Sta per iniziare la decima edizione di Cheese, la manifestazione organizzata da Slow Food e dalla Città di Bra dedicata al mondo del latte e dei formaggi che ogni due anni anima la cittadina braidese.
Generosità e restituzione del valore al cibo: questi i temi fondamentali ricordati da Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, durante l'inaugurazione ufficiale, per la prima volta tradotta nella lingua dei segni. In questo momento una carovana enorme sta attraversando l'Europa a piedi, altri muoiono nel Mediterraneo senza nemmeno fare notizia. “Noi, dice Petrini, siamo qui a parlare di formaggi e di Made in Italy ma non scordiamoci che il sistema alimentare italiano senza i migranti non sta in piedi. Non va dimenticata la nostra storia, noi siamo un popolo di migranti e la vera Europa si costruisce sulla generosità e sulla solidarietà”.
Non dimentichiamo che il settore caseario è in estrema sofferenza, come si possono pagare 35 centesimi di euro, un litro di latte e pensare che il sistema alimentare sia sostenibile? E' necessaria una svolta sopratutto sul piano politico che permetta di difendere le produzioni locali “dicendo un no forte, aggiunge Petrini, alla produzione di formaggio con latte in polvere e chiedendo di ridurre la burocrazia: è assurdo che si passi più tempo sulle carte che nei campi!”.
Molti contadini italiani ogni giorno lavorano per garantire una produzione di qualità. Occorre denunciare con fermezza il caporalato nelle vigne, lottare tutti per difendere territori e ambiente e perché il cibo abbia finalmente un prezzo giusto, perché si impari a sprecare meno e valorizzare di più i prodotti di qualità.
Slow Food da anni conduce una battaglia su alcune questioni fondamentali: qualità, figlia di tradizione e innovazione, con cui è possibile difendere la nostra biodiversità; educazione alimentare, con cui comunicare l'identità dei nostri prodotti in costante contatto con il territorio; qualità sociale, data dalla coesione con i nostri territori, per difendere comuni abbandonati e zone marginali.
Il Governo italiano deve ribadire il no al latte in polvere per la produzione di formaggi, battersi per ottenere un'indicazione chiara sui prodotti incartati perché ciascun consumatore sappia cosa sta comprando e abbia la possibilità di scegliere e nella scelta possa prediligere qualità, passione e conoscenze. Il settore lattiero caseario che è in vetrina a Cheese, deve fare rete e cambiare le sorti del nostro Paese.
Ricordiamo anche che l'importanza di Cheese per la cultura piemontese che è al tempo stesso un intreccio di voglia di lavorare, rispetto dell'ambiente, delle diversità all'interno del Piemonte e soprattutto delle persone. L'Europa potrà ancora essere una grande prospettiva per i giovani solo se saprà essere all'avanguardia nel creare un'economia omogenea e sradicare definitivamente i nazionalismi.
La manifestazione di Cheese, che si snoda per le vie di Bra dal 18 al 21 settembre, è un'occasione per tutti, espositori e visitatori, per entrare in contatto con la città, un'occasione unica per far conoscere le ricchezze di una realtà che si vanta di essere di provincia. E' altresì un valore economico importante e duraturo se sostenuto dai principi sociali e ambientali che la manifestazione porta con sé. Cheese mostra insieme le unità e le differenze del nostro pianeta ed è proprio questo che è un evento straordinario.
Tema dell'edizione 2015 è Alle sorgenti del latte, per nutrire il pianeta, con un focus sul ruolo della montagna, ma anche sulle storie dei giovani che hanno scelto di vivere e lavorare tra le vette, le valli e gli alpeggi per cambiare vita e ripercorrere le orme dei loro avi.
Pierluigi Capra