Un appello agli ambasciatori di Verbania nel mondo. È questo il senso della lettera che l’autunno scorso il sindaco Marco Zacchera ha inviato ai concittadini che vivono fuori dai patri confini. Ai 686 verbanesi iscritti all’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, è giunta così una missiva che li invitava a mettersi in contatto, a raccontare le proprie storie di emigrazione e aspettative e, perché no, a tornare a visitare la propria terra di origine. «Conosco bene, anche per via della mia attività parlamentare, la consistenza e il valore delle comunità italiane all’estero – spiega Zacchera –. Da sindaco ho voluto cercare di riallacciare i contatti coi concittadini che vivono altrove. Ho cominciato con questa lettera agli iscritti all’Aire alla quale ho ricevuto tante risposte».
Da chi vive e lavora in Europa e ha spesso occasione di tornare a casa a chi Verbania l’ha lasciata da tempo e vive agli antipodi, parecchi hanno voluto riallacciare quel filo che li lega al Lago Maggiore. «Nelle e-mail che mi sono arrivate ho trovato spaccati vari di umanità tutti accomunati dalla genuinità del sentimento con cui mi hanno raccontato le loro storie o quelle dei loro familiari», prosegue.
Qualcuno, poi, ha sfruttato il periodo natalizio per effettuare una visita di persona.
«Mi ha fatto molto piacere e ho accolto con entusiasmo queste persone: dal manager che lavora nella City londinese all’agente immobiliare di Tokyo – spiega –. Tutte portano nel mondo il nome di Verbania. Mi auguro che questa rete che sta nascendo possa portare alla condivisione di idee e di progetti in grado di arricchire la nostra città, in modo che queste esperienze internazionali possano tornare utili alla nostra comunità».