«L’assegnazione dei posti barca a Pallanza è in fase di definizione e si farà senza penalizzare alcuno». L’assessore al Demanio idrico, Massimo Manzini, interviene sulla questione degli spazi sugli scivoli a lago di Pallanza che in questi giorni ha visto sollevare alcune critiche. «Premesso che il riordino dei posti barca e il relativo regime
normativo sono stati disposti dalla Regione nella precedente legislatura – spiega l’assessore – i nostri uffici hanno agito e agiscono nel rispetto delle norme con l’obiettivo di garantire a tutti gli stessi diritti. Proprio oggi è stata spedita agli
assegnatari pallanzesi una lettera in cui si comunica l’avvio del procedimento e si spiega come completare l’assegnazione».
Manzini ripercorre le tappe del processo di revisione: «Dalle foto aree abbiamo contato il numero di barche ormeggiare sugli scivoli, rilevandone 177 tra Suna e Pallanza. S’è poi proceduto ridisegnando quei posti barca e, proprio su indicazione
dei portavoce dei proprietari, stabilendo che alcuni fossero larghi un metro e mezzo e altri due, per far sì che ci stessero tutte le imbarcazioni, che hanno larghezze diverse. A Suna, dove si trovano 114 barche, questa assegnazione condivisa non ha
avuto problemi. A Pallanza, dove pure s’era parlato con i proprietari, ci sono state lamentele. Non si comprende come se prima in una riva ci stessero 63 imbarcazioni ora non ci possano starci le stesse nei medesimi spazi. E non è nemmeno logico
allargare gli spazi e perdere 10 posti. Se facessimo così, qualcuno dovrebbe andarsene. E come lo scegliamo?».
Manzini non condivide le critiche sulla larghezza massima dei posti. «Le barche risultano ravvicinate solo nei punti di massima larghezza, cioè al centro – sottolinea –. A prua e a poppa ci si può muovere e poi la barca deve essere calata in acqua, manovrandola dall’alto. Se il problema è la presenza di barche oltre i due metri di larghezza, c’è la possibilità di occupare due posti senza aggravio di costi perché la tariffa è a metro quadro. Ribadisco che le assegnazioni sono provvisorie e che si può rivederne la disposizione. Purtroppo nella richiesta c’è chi non ha indicato le dimensioni della barca. E c’è anche chi non ha nemmeno presentato domanda».
L’assessore conclude invitando le persone al dialogo: «Le proteste in sé non servono a niente. Chi ha problemi vada a parlarne con gli uffici che cercheranno di risolverli. Mi auguro che alcuni spiacevoli episodi di vandalismo, come la rimozione delle targhette dei posti barca, non siano riconducibili a questi problemi».