Verbania e Piatra Neamt si sfidano a calcio. Le due città che proprio un anno fa hanno stretto ufficialmente un Patto di Amicizia e che, attraverso i propri rappresentanti istituzionali e hanno avviato un rapporto di collaborazione stretto tra Italia e Romania, tornano a misurarsi. Ma non lo fanno non più e non solo su progetti comuni o su temi di rilevanza europea, quanto – fisicamente – su un rettangolo verde e correndo dietro a un pallone. Martedì pomeriggio, dalle ore 18 allo stadio Pedroli di Verbania, i biancocerchiati padroni di casa affrontano in una gara amichevole il Ceahlaul, la squadra della città di Piatra Neamt, più di 100.000 abitanti, situata a 350 km a nordest di Bucarest.
In questi giorni i romeni si trovano a Novarello per preparare l’inizio del girone di ritorno. In Romania, infatti, i campionati osservano la pausa invernale e, sfruttando i contatti intessuti dal patron del Ceahlaul nonché sindaco di Piatra Neamt, Gheorghe Stefan, la squadra sta lavorando in Italia. Nei giorni scorsi si sono tenute amichevoli con Novara e Casale, mentre sono in programma test con Modena, Lecco e, appunto, Verbania.
L’arrivo del Ceahlaul sul Lago Maggiore è stato caldeggiato dal consigliere comunale Adrian Chifu, che è originario di Piatra Neamt, città da cui proviene gran parte della comunità romena verbanese. «La presenza di una squadra romena a Verbania è
un grande regalo per la nostra comunità romena – dichiara Chifu –. Ancora una volta lo sport unisce le nazioni. Sono molto orgoglioso di avere a Verbania per la prima volta una squadra di questo livello, che retrocessa in serie B punta a tornare già questo anno in serie A. Ringrazio le due società per la collaborazione».
Il ringraziamento raggiunge anche il collega in Consiglio comunale Enrico Montani, che è anche patron del Verbania. «Sono onorato che una squadra che ha avuto di recente una vetrina internazionale venga a giocare a Verbania – commenta il senatore Montani –. E sono curioso di vedere il livello del calcio romeno. Con la società abbiamo allacciato contatti anche per eventuali scambi e s’è accennato alla possibilità che loro possano venire in ritiro qui: ne discuteremo».
Il Ceahlaul, che come detto punta a tornare nella A romena, con 35 punti in 15 partite è primo in classifica nella Prima lega, la nostra serie B. Il club è stato fondato nel 1919 e da una quindicina d’anni, sotto la presidenza di Stefan, ha raggiunto i massimi livelli. Il nome della squadra romena è noto al pubblico italiano perché ha incrociato in due occasioni la strada di alcuni nostri top club in Europa. Nell’Intertoto del 1999 la Juventus lo superò senza sconfiggerlo, passando per la regola dei gol in trasferta. All’1-1 in Romania (gol di Alessio Tacchinardi) seguì lo 0-0 del ritorno, giocato a Cesena. In tempi recenti il Ceahlaul ha affrontato la Roma in amichevole. Nella capitale, nell’estate 2009, finì 3-0 per i giallorossi allenati da Luciano Spalletti.
La vicinanza tra Italia e Romania è rafforzata, nello staff del Ceahlaul, dal preparatore atletico. A far “sudare” i giocatori a disposizione del tecnico Martin Barbu c’è infatti un italiano, Angelo Bozzetti, ex Cremonese.
Per l’Ufficio Stampa
Massimo Parma